Le telecamere non si accendono I negozi restano nel mirino dei ladri

In una sola notte cinque tentativi di scasso tra via Avegno e Galleria Manzoni. Cresce il malcontento: «Con i video è più facile identificarli, aumenterà il degrado»

– Il Comune rallenta il passo sull’installazione delle telecamere e i negozianti chiedono più sicurezza, tanto più che in queste ultime settimane gli atti vandalici, i furti e gli scassi hanno avuto un’impennata.
Nella notte tra il 21 e il 22 gennaio, per esempio, una banda di ladri ha forzato diverse serrature delle porte dei negozi della città.
Nel mirino sono finiti tre negozi in via Avegno e due in galleria Manzoni.
«Se ci fosse stata una telecamera all’ingresso di via Avegno magari a quest’ora si era già riusciti a individuare i responsabili dell’accaduto» afferma di Tea in Italy, che è uno dei negozi che i ladri hanno tentato di svaligiare, senza riuscirci.

Il colpo, invece, è andato a segno al Mercante di Caffè di galleria Manzoni, dove insieme al fondo cassa sono sparite anche alcune macchine per fare il caffè.
Massimo, del Mercante di Caffè, commenta: «Se si farà a meno anche delle telecamere, sarà davvero il degrado più assoluto». «Io spero di andarmene via il prima possibile da questa Galleria che è trascuratissima. La gelateria l’ho già chiusa, adesso ho messo in vendita anche il bar» dice scoraggiato il titolare di Annyrose.
Se in via Avegno non era prevista l’installazione di alcun impianto di vigilanza, diverso è il caso di piazza Repubblica, in cui per anni Sinecura ha tentato di installare un sistema di sicurezza «a chiamata», con telecamere in grado di seguire le persone.
Adesso che il comune ha dichiarato naufragato il progetto, nella piazza si respira aria di sconforto e di rassegnazione.

«Penso tutto il male possibile – commenta di Central Perk – Le telecamere sarebbero stato l’unico sistema di controllo possibile per una piazza come questa, dove la gente ha paura a camminare. La mia speranza è che la piazza sia davvero sistemata, resa fruibile e ripulita per far tornare le famiglie».
Voce fuori dal coro quella dell’edicolante di piazza Repubblica : «“Chissene” delle telecamere. Il problema è che su questa piazza ha regnato per troppo tempo il disinteresse delle istituzioni.

Solo quando la Regione ha detto che ci avrebbe messo i soldi, allora la piazza è diventata una priorità».
« Ma io mi domando se davvero l’intervento previsto nel masterplan sia quello di cui Varese ha bisogno. Piuttosto che il teatro, non sarebbe meglio investire in un complesso di monolocali da dedicare ai padri separati e alle donne vittime di violenza domestica?».
«Per come la vedo io le telecamere non sono una priorità assoluta, ma sono comunque dispositivi importanti perché la gente ha paura in piazza Repubblica – spiega di Eureka Kids – Poi se ci sono cose più urgenti è giusto affrontarle per prima, ma sarebbe bene non depennare le telecamere dalla lista delle cose da fare per la città».
Mentre le telecamere di piazza Repubblica sono reputate necessarie da quasi tutti, diverso è il caso degli impianti che registrano le targhe e danno le multe in automatico. L’idea è di installare otto di queste telecamere intelligenti, ai «varchi» di ingresso alla Ztl. Ma di quei dispositivi, sebbene contribuiscano a fare di Varese una città più controllata, per alcuni si può fare a meno.
«Siamo a Varese, mica a Milano, qui non c’è tanto traffico nelle zone pedonali – dice di Balloon Express – Piuttosto che le telecamere, sarebbe meglio potenziare il passaggio delle forze dell’ordine. Altrimenti succedono furti e scassi e nessuno si accorge di nulla».
E ancora: «Sarebbe utile che il comune facesse una lista di priorità con tutte le cose da fare e la comunicasse a tutti i cittadini».