Si è svolta sabato pomeriggio nella splendida cornice del cortile del Castello di Masnago alla presenza del sindaco Davide Galimberti la premiazione dell’agone “C’era una volta la Grecia”, la seconda edizione della gara di traduzione dal greco riservata alle V ginnasio di tutti i licei classici statali e paritari del territorio italiano e indetta dal liceo “Ernesto Cairoli” di Varese.
Patrocinato dal Comune di Varese, dalla Provincia di Varese e dalla Regione Lombardia, con la collaborazione dell’Associazione Italiana di Cultura Classica – sezione Lombardia – e dell’Associazione Amici del Cairoli e sponsorizzato dal Rotary Club del Verbano (Distretto 2042), il premio, diviso in due sezioni – allievi interni del Cairoli e resto dei licei d’Italia – ha visto sul podio dei ginnasiali varesini una brillante studentessa, Marica Farina, mentre al secondo e al terzo posto si sono piazzati rispettivamente Davide Azzolin e Andrea Monicelli.
La seconda sezione, riservata agli studenti esterni, ha consacrato vincitrice dei novelli traduttori di Omero e di Esiodo Sonia Romano per il liceo classico “Giosué Carducci” di Nola (Bari), mentre il secondo classificato è stata Michela Aggio, studentessa dell’ “Enrico Fermi” di Cantù (Como); Anna Michelini dal “Galilei” di Firenze si è aggiudicata il terzo posto. Menzioni d’onore sono andate ad una studentessa del “Crespi” di Busto, Beatrice Castiglioni, e a Marica Testi, dell’”Alessandro volta” di Como.
I giovani studenti provenienti da tutt’Italia hanno soggiornato a Villa Cagnola a Varese grazie alla sponsorizzazione dei Rotary Club regionali. La Commissione Giudicatrice è stata presieduta dal Professor Giuseppe Zanetto, ordinario di Letteratura Greca presso l’Università degli Studi di Milano, ed era composta dalla professoressa Vittoria Criscuolo, dalla professoressa Cinzia Di Tondo e dal Dirigente Scolastico del Liceo Cairoli, il professor Salvatore Consolo.
Per il secondo anno consecutivo, così, la Città Giardino, in collaborazione con Villa Cagnola di Gazzada, ha ospitato uno dei concorsi più prestigiosi riservati ai classicisti in erba. «Una gara che ha fatto emergere non solo la capacità traduttiva – ha spiegato Consolo – ma soprattutto l’amore per la lingua greca e per la materia mitologica, in un contesto di promozione del territorio che ha regalato forti emozioni culturali e ha lasciato un segno fortemente positivo nei partecipanti».