Lefebvriani; Negazionista Williamson rimosso da guida seminario

Buenos Aires, 9 feb. (Ap-Apcom) – Il vescovo negazionista Richard
Williamson è stato rimosso dalla direzione del seminario che
dirigeva dal 2003 a La Reja, vicino Buenos Aires. Lo ha
annunciato in una nota padre Christian Bouchacourt, superiore per
l’America Latina della Fraternità San Pio X (fondata nel 1970 dal
defunto arcivescovo francese Marcel Lefebvre). La notizia è stata
rilanciata dall’agenzia di stampa argentina Diarios Y Noticias e
il quotidiano La Nacion.

“Le affermazioni di monsignor Williamson non riflettono in alcun
modo la posizione della nostra congregazione” ha sostenuto padre
Bouchacourt nel comunicato. Il discusso prelato britannico non
avrebbe dunque lasciato l’incarico spontaneamente, ma sarebbe
stato necessario un atto di autorità. Williamson – uno dei
quattro vescovi scismatici a cui Benedetto XVI ha revocato il
mese scorso la scomunica in atto dal 1988 – aveva aggiornato
proprio ieri il suo blog per far sapere che “non è morto, non sta
morendo né andando in pensione”. E’ stata la prima volta che il
vescovo di origini britanniche, ormai noto per le sue posizioni
negazioniste, ha scritto sul sito dopo la richiesta giunta con
una nota ufficiale dalla segreteria di Stato vaticana di
ritrattare le sue affermazioni sull’Olocausto.

La Nacion lascia intendere che a sostituire Williamson alla guida
del seminario potrebbe essere lo spagnolo Alfonso de Galarreta,
un altro dei quattro vescovi ordinati nel 1988 da Marcel
Lefebvre. In una recente intervista a “Der Spiegel”, uscita
sabato, Williamson ha dichiarato che non intende rivedere le sue
posizioni sulla Shoah in mancanza di prove. Ieri c’è stata una
telefonata fra il Papa e il cancelliere tedesco Angela Merkel in
cui è stata espressa “una comune e profonda adesione al monito
sempre valido della Shoah per l’umanità”. Il colloquio è stato
sollecitato proprio da Merkel, che nei giorni scorsi aveva
chiesto al Papa di esprimere con maggior chiarezza la sua
posizione sulla Shoah dopo la revoca della scomunica ai quattro
vescovi lefebvriani.

Spr

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