Lega, il “cerchio magico” reagisce «Attaccano perché ci vogliono deboli»

VARESE «Una Lega più debole fa comodo a molti. Alleati inclusi». È la chiave di lettura di Francesco Enrico Speroni, eurodeputato ed esponente storico del Carroccio, rispetto alla «campagna» in atto contro la Lega dopo il congresso provinciale di Varese.

Speroni è uno dei più autorevoli rappresentanti del cosiddetto “cerchio magico”, insieme al genero Marco Reguzzoni, che dal canto suo minaccia querele contro chi parla di presunte liste nere di parlamentari da non ricandidare. La tensione è palpabile ma dal cerchio magico arrivano smentite sulle voci di liste nere nei confronti dei maroniani.

«Una campagna che sta ledendo l’immagine del movimento – sostiene Speroni – non esistono liste di proscrizione ma è chiaro che se gira una voce del genere qualche turbamento lo crea. Chi mette in giro queste voci però non conosce la Lega: da noi le espulsioni si fanno, sempre alla luce del sole, senza bisogno di annunciarle. Le decisioni, quando vanno prese, si prendono e basta, potrei fare un elenco di casi di espulsione da quella del cognato di Bossi nell’87».

E così Speroni sfida i maligni chiedendo di «portare uno straccio di prova dell’esistenza delle liste nere, un documento, un’intercettazione telefonica», dato che «i fatti dimostrano il contrario, non c’è stata nessuna espulsione». Anche le voci sulla volontà del neo-segretario provinciale Maurilio Canton di tagliare teste a partire dai segretari di circoscrizione maroniani sono infondate, secondo l’eurodeputato bustocco.

«Non ne vedrei nemmeno l’utilità. Sono cariche elettive: se anche il segretario le commissariasse dovrebbero passare di nuovo da un’elezione che plausibilmente riconfermerebbe chi è stato regolarmente eletto».

Insomma, le voci servono solo a «screditare e indebolire la Lega – secondo Speroni – chi ne può avere interesse? Un po’ tutti, alleati compresi. A qualcuno può far comodo una Lega più debole con l’avvicinarsi delle elezioni. Anche a noi, per fare un esempio, farebbe comodo indebolire il Pd, ma non usiamo questi metodi». Linea confermata da Marco Reguzzoni, presidente dei deputati del Carroccio a Montecitorio, che smentisce categoricamente e addirittura minaccia querele contro chi parla di presunte liste di proscrizione per escludere alcuni parlamentari “nemici” da una possibile ricandidatura alle prossime elezioni.

«È una cosa che non sta né in cielo né in terra – chiarisce Reguzzoni – è una notizia del tutto inventata e tesa solo a spaccare la Lega». In realtà il capogruppo leghista sta «lavorando per tenere in piedi la maggioranza e arrivare al voto nel 2013, alla naturale scadenza della legislatura».

Per quanto riguarda i segretari di circoscrizione, Paola Reguzzoni, neo-eletta nel direttivo provinciale al congresso, ricorda che «nella Lega solo Umberto Bossi può prendere delle decisioni in autonomia. Per tutte le altre ci sono degli organi deputati».

Gli eventuali commissariamenti dei segretari di circoscrizione «dovrebbero transitare nel direttivo provinciale (in cui il cerchio magico è in minoranza, ndr) o nel consiglio federale».

Andrea Aliverti

s.bartolini

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