Lega, Speroni: “Bossiano da sempre, ma Umberto si chiarisca con Salvini”. E a sorpresa loda Matteo

Lo storico esponente bustocco del Carroccio, una vita da fedelissimo del Senatur, interviene sulle tensioni interne che hanno preceduto le elezioni europee: "Dica davvero ciò che pensa, perché il messaggio che è passato è assolutamente anomalo. Prendo con le pinze la veridicità di parole riferite da altri sulla sua indicazione di voto". Il segretario? "Con Vannacci ha avuto intuito. Invertita la rotta"

BUSTO ARSIZIO – “Sono sempre stato drasticamente bossiano, ma non si è mai sentito che il leader di un partito, addirittura il suo fondatore, dica di votare un altro partito”. Così in una nota Francesco Enrico Speroni, 77 anni, già ministro, europarlamentare e senatore leghista, ma anche consigliere regionale, provinciale e cittadino nella sua Busto Arsizio, autore del libro “Il Volo Padano”, scritto con Marco Linari.

“Umberto Bossi – dice – deve assolutamente chiarirsi con il segretario Matteo Salvini. Io sono uno di coloro che l’Umberto lo difenderà fino all’ultimo e non voglio la sua espulsione, anzi continuo a dire che prendo con le pinze la veridicità di parole riferite da altri sulla sua indicazione di voto alle Europee. Però è necessario che dica davvero ciò che pensa, perché il messaggio che è passato è assolutamente anomalo”.

“Ciò che conta sono i valori – prosegue Speroni – e, ancora oggi, non c’è simbolo che meglio rappresenti quelli a cui tengo. Chiaramente io sogno sempre la Padania libera, ma sono anche realista e resto nella Lega”.

A proposito dell’operato di Matteo Salvini alla guida del Carroccio, Speroni sottolinea: “Anche con la scelta di candidare Vannacci ha dimostrato di avere intuito, ripagato dai voti. Certo, in termini complessivi, il risultato elettorale resta abbastanza basso rispetto al passato, anche perché io guardo più l’andamento dei voti che la percentuale e quindi non riesco a riscontrare una grande positività. Eppure, sebbene sia chiaro che c’è ancora da lavorare parecchio, dal punto di vista dell’immagine abbiamo invertito la rotta”.

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