«Quella di realizzare un albergo di circa 90 stanze all’interno, e parzialmente fuori, il parco di Ville Ponti è una soluzione insostenibile». Questa la posizione di Legambiente dopo la penultima passeggiata urbanistica che ha messo sotto la “lente ambientalista” un’area importante per la città.
Al centro della camminata, in vista della redazione delle osservazioni al Pgt, il futuro incerto dell’Ippodromo e del colle di Biumo Superiore.
Il progetto che riguarda il colle di Biumo è un’eredità di quello che era stato previsto dall’accordo di programma. Nonostante gli ambientalisti del cigno verde riconoscano che il prossimo Pgt sia nel complesso attento a mantenere un equilibrio ambientale nel territorio varesino, vengono anche riscontrate alcune incoerenze.
Essenze arboree di rilevanza
Tra queste, l’idea di realizzare un’hotel sullo storico colle. «Quella coinvolta dal progetto non è l’area più pregiata del parco, ma rimane pur sempre un’area da tutelare vista la presenza di pioppi, cipressi e piante arboree di una certa rilevanza» spiegano.
«Inoltre, anche nella zona sopra via Canova, e dove al momento è presente un parco, ci sono alberi che hanno una certa dimensione e una certa età. Quello, oltretutto, è l’unico versante del colle non edificato che scende su viale Val Ganna». Secondo, Legambiente ci sarebbero delle valide alternative all’edificazione di un nuovo albergo in quel comparto.
Non il solito blocco di vetro
«Intanto, l’AtaHotel non è molto distante e si potrebbe ripristinare un vecchio percorso pedonale che dall’ippodromo sale al colle di Biumo. Oppure si potrebbe dare impulso al recupero di altre aree dismesse senza insediare il solito blocco di cemento e vetro che normalmente è lo standard degli hotel di una certa dimensione».
Legata a questa questione, nella stessa area di trasformazione, sarebbe anche previsto lo spostamento della chiesetta posta sull’angolo tra viale Valganna e viale Ippodromo. «La chiesa verrebbe posizionata nel prato di fronte all’ippodromo, al confine con la scuola Pascoli. Secondo noi è un peccato considerando che tutto questo avverrebbe per recuperare posti auto e per creare maggior spazio alla viabilità automobilistica, che secondo noi è il vero problema che questo piano presenta».
C’è poi l’incerto destino legato all’ippodromo. «Ci potrebbero essere delle idee per recuperare evidenti errori del passato. Pensiamo, ad esempio alla realizzazione dell’AtaHotel che ha messo in crisi il paesaggio che si poteva ammirare proprio dalle Bettole». Costruito secondo i più moderni criteri architettonici, si affaccia direttamente sull’ippodromo e la conca che lo circonda, l’Atahotel è dotato di 220 camere e di un ampio centro congressi che si compone di una sala plenaria da 650 posti, una sala riunioni fino a 180 posti oltre a sei sale meeting da dieci a 60 posti. «Non crediamo che Varese, anche in vista di Expo2015, abbia bisogno di altri alberghi, visto che quelli che già esistono non stanno lavorando».
Così, i militanti del cigno verde, una volta terminata l’ultima tappa del tour urbanistico cittadino che si svolgerà nell’area della Schiranna, metteranno a punto le proprie osservazioni al Piano di governo del territorio.
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