Ore di lavoro a favore della comunità, come contropartita al mancato pagamento delle tasse comunali. Si chiama “Baratto amministrativo” il progetto approvato dal consiglio comunale di Leggiuno, di cui sarà emanato nei prossimi giorni un avviso informativo per i cittadini. La crisi economica e la mancanza di lavoro si fanno ancora sentire anche nel piccolo paese affacciato sul lago Maggiore; il numero di famiglie che bussano alla porta dei servizi sociali per chiedere aiuto nel pagamento delle bollette o degli affitti è in aumento. «Piuttosto che puntare sulla repressione inviando cartelle esattoriali da Equitalia – spiega il sindaco – abbiamo preferito questa soluzione per venire incontro alle esigenze delle persone in difficoltà che non sono in grado di pagare le tasse locali, ma che in cambio possono rendersi utili alla comunità, eseguendo dei piccoli lavori».
L’amministrazione comunale per evitare che possano approfittarne anche i furbi, ha predisposto un regolamento contenente precisi paletti, a partire dal reddito Isee che non deve superare gli 8.500 euro annui; in ogni caso, tutte le domande pervenute saranno valiate dal Comune che avrà l’ultima parola per dare l’assenso. Il funzionamento di questa singolare forma di baratto è molto semplice; se una famiglia residente a Leggiuno, in possesso dei requisiti richiesti, non è in regola con il pagamento della tasse comunali, potrà fare richiesta, in forma assolutamente volontaria, al Comune di svolgere lavori socialmente utili fino alla completa estinzione del debito erariale. L’area tributi comunale calcolerà ogni anno l’ammontare del debito, mentre l’ufficio tecnico stilerà l’elenco dei lavori da svolgere sul territorio.
«Si tratterà ad esempio di lavori di cura del verde pubblico, delle spiagge, di piccoli interventi di manutenzioni e di verniciature delle panchine dei parchi – prosegue il sindaco – piccoli interventi che vengono magari trascurati ma che sono molto utili per il decoro del paese; chi aderirà al baratto non potrà sostituirsi a un dipendente comunale ma sarà sempre affiancato». L’impatto del baratto amministrativo del 2015, calcolato sul versamento delle tasse locali 2014, è
pari a duemila euro. «Abbiamo riscontrato che le richieste di aiuto da parte delle famiglie residenti in paese ai servizi sociali è in crescita – sottolinea Costantini – accanto a casi fisiologici se ne sono aggiunti altri; con il baratto amministrativo, da un lato tuteliamo il diritto delle famiglie in difficoltà a preservare le loro poche risorse economiche per i bisogni primari, ma al tempo stesso garantiamo il rispetto delle regole nel pagamento dei tributi locali come Imu e Tarsu». Una forma di politica sociale a tutela dei nuclei disagiati che sta dimostrando di funzionare nel Comune di Invorio in Piemonte, al quale Leggiuno si è ispirata.