VARESE Più che una critica è una sequela di insulti e sberleffi, alcuni molto volgari. Insulti alla Comi e pesantissime accuse all’Italia e agli Italiani. L’europarlamentare di Saronno, Lara Comi (Pdl), è finita nel mirino della Lega dei ticinesi (che l’ha definita “donnetta scema”) e tutto perché ha contestato l’azione del gruppo politico e in particolare del deputato Lorenzo Quadri. Ecco le parole della Comi: «Invito i politici ticinesi a posare le armi della facile demagogia razzista – ha tuonato la soubrette – Sono indignata nel constatare ancora una volta il totale sfregio dei diritti dei lavoratori e delle posizioni espresse dall’Unione europea da parte della Lega dei ticinesi, e in particolare dal deputato Lorenzo Quadri. Il giovane esponente politico ha recentemente definito ridicola la mia richiesta di intervento dell’UE a sostegno dei lavoratori frontalieri italiani».
Pesantissima la replica della Lega dei ticinesi affidata al Mattino, il giornale di riferimento del partito: «Stiamo parlando di gente – si legge con rferimento ai lavoratori frontalieri – che, grazie alla Svizzera, si fa le palle d’oro, invece di marcire in un Paese che non si sa se sia più sporco dentro o più sporco fuori. Cara signorina Comi, venga a trovarci. La invitiamo a varcare il confine. Vedrà che non la discrimineremo . Promesso.
Un posticino a Mendrisio glielo troviamo subito. E, per farla ricoverare immediatamente, faremo all’italiana: la raccomanderemo, corromperemo qualcuno, piazzeremo qualche suo parente in corsia, ci faremo sfregio di regole, norme e di tutte le leggi che reggono i Paesi civili. Se non bastasse, visto che Lei è una persona importante, faremo una telefonatina a uno di quei boss che hanno arricchito il mondo di quella meravigliosa organizzazione tipicamente italiana che è la mafia”.
e.marletta
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