LEGNANO – Condannato per una frode fiscale di oltre 4 milioni e 300 mila euro, per un imprenditore edile è stata disposta la confisca dei beni. Sono stati i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ad eseguire la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio che, oltre alla condanna a 3 anni di reclusione, ha disposto la confisca di beni per oltre 390 mila euro nei confronti dell’imprenditore. la condanna emessa dal tribunale di Busto Arsizio è divenuta esecutiva dopo che la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dai legali dell’imprenditore.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, sono state condotte dalle Fiamme gialle di Legnano. L’uomo risultava essere l’amministratore di diverse società del settore edile che avrebbero utilizzato il sistema della false fatture, emesse a fronte di operazioni inesistenti, per frodare il Fisco ed eludendo in questo modo tanto le Imposte Dirette quanto l’I.V.A.
A seguito della sentenza emessa dal Tribunale di Busto Arsizio, confermata dalla Suprema Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso del principale imputato, i militari hanno sottoposto a confisca beni mobili ed immobili, partecipazioni societarie e disponibilità finanziarie.