LEGNANO – “Ci troviamo di fronte ad un omicidio brutale, freddo, calcolato con crudeltà. Apparentemente nessuno di questa accolita di cinque soggetti che gravita intorno ad Adilma Pereira Carneiro ha un solo attimo di resipiscenza”. Sono le parole della gip presso il Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti.
Il Tribunale ha convalidato il fermo di Adilma Pereira Carneiro, la donna fermata dai carabinieri di Legnano per omicidio volontario, con l’aggravante della premeditazione. È accusata di aver ucciso assieme ad altre cinque persone, il marito.
Fabio Ravasio, ciclista di 52 anni, lo scorso 9 agosto è stato travolto e ucciso a Parabiago, nel Milanese, da un’auto che si è poi data alla fuga, mentre era a bordo della sua mountain bike. Inizialmente si era pensato a un incidente, ma poi dalle indagini è emerso che in realtà il “pirata della strada” conosceva la vittima.
Le indagini poi hanno portato all’individuazione dell’auto utilizzata per quello che, dunque, non sarebbe affatto un incidente. Scena muta anche delle altre persone fermate per il delitto. Secondo la Gip, la Carneiro avrebbe proposto il piano ai suoi complici e loro hanno accettato, in cambio della promessa di un appartamento in un fabbricato da ristrutturare.