Alla ricerca del tempo perduto da Proust a Virgina Woolf: riparte da “L’enigma del tempo”, mercoledì 11 gennaio alle ore 21 il primo incontro del 2017 alla Piccola Fenice di via Caracciolo a Varese, un luogo culturale attivo fin del 1986 creato dal professor Silvio Raffo insieme ad un gruppo di suoi alunni, tra cui Gianni Forte, Laura Branchini, Antonella Visconti, Paolo Grosso e Luca Traini, un centro in cui si presentano libri, serate letterarie e incontri culturali a 360 gradi. Silvio Raffo, poeta e ideatore del prezioso centro culturale varesino, ricorderà, insieme alla poesia di Marina Cvetaeva alle celebri pagine sul tempo di Marcel Proust e di “Gita al faro”, il capolavoro della scrittrice britannica Virginia Woolf, anche alcuni grandi artisti che ci hanno lasciato nel 2016.
«Sono molto addolorato dalle perdite subite nel mondo culturale e artistico, non sono certo un euparonista – ovvero uno che afferma che il tempo in cui viviamo è il migliore – ma non è un mistero che tanti siano i grandi artisti scomparsi quest’anno. Da David Bowie a Prince, a George Michael, senza dimenticare il grande poeta Yves Bonnefoy – tradotto dal varesino Fabio Scotto – e il grande regista Michael Cimino autore del capolavoro “Verso
il sole”, è stato un anno a dir poco micidiale, universalmente parlando» spiega il poeta Raffo: «la serata dedicata all’enigma del tempo comprenderà anche brevi flashes omaggi ricordo e leggerò anche testi poetici di Marisa Ferrario Denna e farò ascoltare brani della grandissima cantante inglese che viveva a Varese, scomparsa anzitempo, Paula Parfitt». Qual è l’enigma del tempo? «Tempo è vocabolo d’origine greca: deriva da témno, tagliare e con la stessa etimologia di recinto, il “tèmenos» era lo spazio sacro a cui avevano accesso solo i sacerdoti e gli iniziati, la parola, quindi, indica la misura in cui gli uomini si sono “ritagliati” l’eterno”. Tutto scorre? «Lo stesso Kant ha dimostrato che non è il tempo a passare, ma siamo noi a cambiare e a questo concetto filosofico si è dedicata molta letteratura, di cui l’opera più celebre, nella cultura occidentale, è senz’altro quella monumentale di Marcel Proust». «Una ricerca disperata in partenza, di qualcosa che non si potrà mai ritrovare, se non nel ricordo, come illustra bene Virginia Woolf estremamente affascinata dall’enigma del tempo e in sintonia con il pensiero del filosofo Henri Bergson che registra quel “tempo della coscienza” afferente alla “vita interiore” che con i fatti della vita quotidiana ha ben poco a che fare». Gli incontri alla Piccola Fenice proseguiranno, il 18 gernnaio alle 21, con la presentazione del libro di Renata Asquer dedicato alla biografia del celebre pittore impressionista Giuseppe de Nittis, che proprio in questi giorni è visibile, fino al 19 febbraio, in una mostra collettiva a Milano, al Gammanzoni (via Manzoni, 45) “Anima bianca, da de Nittis a Morbelli”. Un altro appuntamento da non perdere a gennaio sarà la notte bianca del Liceo Classico Ernesto Cairoli, venerdì 13, a partire dalle 22, quando Silvio Raffo, cairolino ed ex storico docente dell’istituto si esibirà con un recital dedicato a testi del poeta “maledetto” Arthur Rimbaud, “La chanson ivre”, dal nome del famoso componimento “Le bateau ivre”, il battello ebbro. Per informazioni: consultare la pagina Facebook: Silvio Raffo fans Club.