L’Epifania, festa pagana poi cristiana e dei bambini: il Varesotto prepara i suoi cammelli

Nella nostra provincia il 5 e 6 gennaio pasticcerie e famiglie offrono i tradizionali dolci di pasta sfoglia, oggi sempre più golosi

VARESE – Quello che per noi chiude il periodo delle festività natalizie (e come si dice le “porta via”), un tempo era il primo giorno dell’anno. E da festa pagana l’Epifania è diventata festa cristiana e poi festa dei bambini per eccellenza. E in quest’ultima forma, dedicata ai doni ma con una connotazione alimentare dolce, sempre più orientata ai prodotti tipici artigianali a celebrare una sorta di trionfo della “leccornia local”. Lo rivela un’indagine condotta dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna).

A finire nella classica calza, ancora molto in voga tra i più piccoli, è il carbone dolce, una ricetta diffusasi di recente negli anni del boom economico ma radicata in tradizioni pre-cristiane. Ben prima che si diffondesse il carbone dolce, per l’Epifania si producevano dolci speciali. Una tradizione ripresa massicciamente da qualche anno e quest’anno ancora più evidente.

A Varese e provincia le pasticcerie (e anche molte famiglie) preparano un dolce solo due giorni l’anno, il 5 e il 6 gennaio. Si tratta dei cammelli dolci di pasta sfoglia. Cammelli per ricordare le cavalcature dei Re Magi che, rispetto al passato, ora vengono anche farciti, di crema o di panna, di marmellata o di frutta.