– Skyscanner stila la top twenty italiana delle più belle chiese italiane incastonate nella roccia. Al quarto posto, unico sito segnalato in Lombardia dal celebre motore di ricerca inglese, c’è l’Eremo di Santa Caterina di Leggiuno. Il gioiello varesino preceduto soltanto dal Santuario di San Besso di Cogne, Valle d’Aosta, dalla Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino, Piemonte e dall’Eremo di San Colombano a Trambileno, in Trentino. «Una meraviglia sull’acqua, quella del Lago Maggiore.
L’Eremo di Santa Caterina è abbarbicato su una parete rocciosa a strapiombo sul blu, e regala uno degli scenari più suggestivi di questa zona lacustre: il Golfo Borromeo, Stresa e le sue isole – questa la descrizione che Skyscanner dà dell’Eremo leggiunese ai milioni di visitatori del motore di ricerca che compara voli da tutto il mondo non a scopo di vendita – Dopo aver percorso un portico di quattro archi a tutto sesto si accede alla chiesa che è il frutto di una singolare fusione di tre cappelle, un tempo distinte e create in epoche diverse».
E ancora: «Ad affascinare non è soltanto la struttura e il contesto, ma anche l’arte custodita al suo interno: i cicli pittorici sono ben conservati e coprono un arco di tempo che va dal XIV al XIX secolo. La ricchezza di questa attrazione è la sua accessibilità: l’eremo è raggiungibile dal piazzale sovrastante dove si può arrivare in macchina per poi scendere una scalinata di 268 gradini, oppure con un ascensore nella roccia destinato a chi ha difficoltà motorie. Dal lago, invece, la risalita conta 80 scalini».
Una perfetta cartolina online di uno dei luoghi di maggiore attrazione turistica di tutta la provincia di Varese “volata” direttamente oltre oceano e in tutto il mondo grazie a una presentazione lusinghiera quanto veritiera. Skyscanner inserisce la regione Lombardia nella top venti soltanto in relazione a Santa Caterina. Non è però una sorpresa inaspettata. I numeri sono chiarissimi. L’Eremo di Leggiuno attira ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Una stima parla di una media di 150mila visitatori all’anno (con un leggero aumento dopo Expò che ha permesso di promuovere ancora di più il gioiello dell’alto varesotto) numero che, va detto, è condizionato dagli spazi ristretti e dall’accesso impervio (a piedi o con l’ascensore dalle cascine del Quicchio, oppure con l’attracco sul lago, ma i battelli partono solo dal Piemonte) che limitano la possibilità d’accesso al sito. L’Eremo è una delle mete turistiche più celebri e visitate della provincia di Varese. Durante le aperture festive sono stati registrati picchi di accessi sino a 7 mila visitatori in una sola giornata. Numeri che hanno portato all’apertura, nell’agosto 2016, della locanda dell’Eremo con possibilità per i turisti e i visitatori di dormire alle Cascine del Quiquio a Santa Caterina. In tutto sei camere, quattordici posti letto, tra camere singole, doppie e quadruple: il servizio ricettivo è partito con il botto, registrando spesso il tutto esaurito. L’Eremo è stato visitato da molti stranieri: dai più vicini svizzeri, tedeschi, olandesi o inglesi, ai lontani statunitensi, cinesi e delegazioni australiane.