L’estate sta finendo, gli ombrelli di Gallarate se ne van

L’iniziativa di Longobardi dei 9.9 chiude con 20 mila like. E qualche sassolino

– L’estate è ormai finita e, insieme ai costumi ed alle creme solari, è tempo di archiviare anche gli ombrelli arcobaleno che per tre mesi hanno colorato via San Giovanni Bosco e via Mazzini. «Sono davvero contento del riscontro che l’iniziativa ha avuto – dichiara , capogruppo dei 9.9 e ideatore della proposta – Il risultato è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative».

A testimoniarlo ci sono i 20 mila like ricevuti dalle fotografie scattate sotto agli ombrelli, e le migliaia di istantanee e video caricati dai cittadini gallaratesi e dai visitatori. Future spose e coppie di sposini, grandi e bambini, gli ospiti della Fondazione Bellora ed una scolaresca tutti sono rimasti colpiti dall’installazione. Ma qual è la più bella? La giuria popolare, composta dai membri del gruppo Facebook “Sei di Gallarate se…”, a suon di like, ben 973, ha premiato la foto realizzata da . Nella serata di venerdì, in concomitanza con l’ultimo evento estivo organizzato dal Naga, è stato allestito un gazebo per la distribuzione degli ombrelli. «Nonostante il brutto tempo – continua Longobardi – siamo riusciti a venderli tutti ed abbiamo ricavato 550 euro che sono stati devoluti alla protezione civile».

Un buon risultato che porta con sè un piccolo rammarico, non aver fatto di più. «Avevamo proposto all’assessore alle attività produttive la possibilità di vendere i gadget durante i venerdì sera del Naga – svela il capogruppo dei 9.9 – ci ha risposto che ci avrebbe pensato, stiamo ancora spettando una sua risposta. Avremmo potuto recuperare i soldi anche per un evento futuro, peccato». Una risposta però il consigliere Longobardi l’ha ottenuta, anche se non era quella che si aspettava. «Abbiamo chiesto di non smontare i fili a cui erano appesi gli ombrelli in previsione delle iniziative per il Natale – sottolinea – l’assessore Mazzetti ci ha risposto che i soldi del Duc devono essere distribuiti in tutte le vie. Peccato che noi non abbiamo chiesto soldi anzi, li avremmo fatti risparmiare». Perchè, mantenendo la struttura dei fili, «l’installazione delle sfere sarebbe costata di meno».

Un «dispetto» che per il numero uno dei 9.9 «non credo sarà produttivo non solo per le due vie ma per la città». Una decisione che, per il capogruppo rientra nell’atteggiamento di distacco che l’Amministrazione avrebbe avuto nei confronti della manifestazione. «Mi spiace perchè da parte loro – evidenzia Longobardi – non c’è stata la voglia di fare squadra, non c’è stata sinergia in un evento che comunque rientra nelle attività del Duc che si basa su un’idea dei 9.9». E, forse, è proprio questo il problema, la politicizzazione di un evento «pensato per valorizzare delle vie che nell’ultimo periodo sono state danneggiate – precisa Longobardi – e che ha visto i commercianti coinvolti in prima persona».