Lettera aperta dei pazienti «Ora ridateci l’iperbarica»

I malati e i loro familiari chiedono la riapertura del centro medico di Laveno. «La situazione è paradossale: i nostri interessi non vengono tutelati»

– Una lettera aperta dei pazienti e dei loro famigliari, che hanno anche promosso una raccolta firme on line, affinché l’Asl di Varese riapra al più presto il Centro di medicina iperbarica del Verbano di Laveno Mombello, chiusa per motivi di sicurezza da ormai più di due mesi.
I pazienti della struttura hanno formato un comitato per far sentire la loro voce e per poter tornare a usufruire dei servizi del Centro di via Bellorini,

l’unico della provincia di Varese. «Questa situazione ha del paradossale – si legge nella missiva del comitato pazienti – il nostro territorio sta subendo un grosso danno e gli interessi dei malati non vengono tutelati». I tecnici della ditta costruttrice delle due camere iperbariche in forza al Centro lavenese hanno accertato il perfetto funzionamento dei macchinari ma l’Asl ha richiesto ulteriore documentazione all’amministrazione, prorogando la chiusura di un altro mese. La struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale dal 2000, che già non versava in buone condizioni economiche, con il perdurare del periodi di chiusura, rischia seriamente di fallire, a scapito ovviamente dei pazienti e dei loro famigliari. «Tutti i documenti prodotti dall’amministrazione – prosegue il comitato – attestano, da parte di tecnici altamente specializzati, che hanno effettuato il sopralluogo di verifica, che la struttura non ha niente che non vada e che il Centro è sicuro al 100%». I pazienti ribadiscono l’utilità della struttura lavenese, in grado di curare diverse patologie, tra cui le malattie da decompressione, le intossicazioni da monossido di carbonio, gravi infezioni dei tessuti, sordità improvvise, ulcere cutanee e lesioni da schiacciamento.