Valentino Gallo è uno degli uomini più rappresentativi della rosa della BPM Sport Management. Nato in Sicilia, una vita a Posillipo prima dell’arrivo a Busto Arsizio, il Settebello come costante. Cercare di tirare le fila non è semplice.
Dalla sconfitta con la Pro Recco: via il dente via il dolore.
Fa parte del gioco, sapevamo bene che c’era questo rischio. Venivamo da settimane di fuoco culminate con l’approdo in semifinale di Euro Cup, forse abbiamo dato tutto in quel tour de force anche perché per noi la gara con la Pro Recco non era determinante, ci siamo presentati scarichi e deconcentrati. Non cerchiamo alibi, ci mancherebbe.
Nessuno strascico, abbiamo avuto la pausa che ci ha permesso di ricaricare le batterie. Loro fanno tantissimo turnover, sono in 18 e possono riposare spesso, noi giochiamo tutte le partite.
Quest’anno ci sono i mondiali a Budapest. Il ct Campagna vuole ringiovanire.
No, anzi! Io mi sono dato Tokyo 2020 come obiettivo in Nazionale. Ora la World League non è un allenamento, ma quasi. Non vale come un mondiale e un’olimpiade, ma rappresenta un buon test: alle final eight si affrontano le squadre più forti del mondo. In vista dei mondiali di Budapest di quest’anno è importante.
La semifinale di Euro Cup non sarà di certo una passeggiata.
Non mi nascondo, non faccio lo scaramantico: l’Euro Cup è alla nostra portata e sarebbe un grande traguardo. Lo Scudetto? Quello è un altro discorso…
La prima differenza che si nota, ovviamente, è il clima. Io poi sono passato da una metropoli come Napoli a un paesino come Busto, a livello lavorativo è molto meglio perchè non ci sono grandi distrazioni, mentre a Napoli sono parecchie.
Abbiamo un ottimo rapporto coi tifosi che ci seguono sempre anche qui. Più in generale posso dire che Napoli è una piazza affamata di pallanuoto, i tifosi riempiono le piscine anche quando ci sono partite che non sono di cartello, non solo durante le finali.
Assomiglia al basket e alla pallamano: anche noi, per esempio, facciamo tagli e
blocchi. È uno sport molto bello, diverso dal solito calcio, anche se spesso non viene capito.
Insieme ad alcuni amici produco una birra artigianale, la Zion, che sta piacendo molto. La produciamo in Calabria e stiamo cercando di farla arrivare anche qui. Prima o poi riusciremo a farvela assaggiare: è una promessa.
Ne faccio tante, ma devo selezionare quelle che si possono raccontare… Una delle prime a 16 anni: Ascoltavo i Modena City Ramblers e volevo andare a vederli a tutti i costi; ho progettato una fuga. Peccato che qualcuno abbia fatto una soffiata ai miei e mi siano venuti a riprendere alla stazione a Catania. Ancora oggi non so chi li abbia avvisati.
Buttarmi dal paracadute o fare bungee jumping. Ma su Instagram seguo un gruppo che in Sud Africa ti permette di chiuderti in una gabbia in mezzo agli squali bianchi…
Ammanettatemi subito!