L’Eurolega a Masnago è un sogno possibile

– Già soltanto l’idea che Varese possa partecipare alla Coppa dei Campioni ha fatto andare tutti quanti in sollucchero.

Succede così, quando le cose tornano al loro posto e la ruota riprende a girare nel modo che ci piace di più. Perché mettere Varese e Coppa dei Campioni nella stessa frase significa mettersi a giocare con il passato, dire qualcosa che dovrebbe essere normale e ovvio e che invece di ovvio non ha nulla.

Guardarsi indietro è sempre un bel modo per imparare le cose, e c’è un dato che ogni varesino sa a memoria ma che è giusto ricordare tanto per essere chiari. Varese, dal 1970 (vittoria contro il Cska Mosca a Sarajevo) al 1979 (sconfitta contro il Bosna Sarajevo a Grenoble) ha raggiunto per dieci volte consecutive la finale della Coppa dei Campioni, vincendone cinque. E per almeno tre volte (1974 sconfitta 84-82 dal Real Madrid, 1977 sconfitta 78-77 dal Maccabi, 1979 sconfitta 96-93 da Sarajevo) ha perso per un soffio o per una botta di sfortuna. Tutto questo per dire che questi preliminari di Eurolega tutti da giocare sono la notizia più bella degli ultimi anni di basket in biancorosso.

Si giocherà dall’1 al 5 ottobre prossimi, nella settimana che precederà l’inizio del campionato. A contendere alla Cimberio l’unico posto utile per partecipare alla massima manifestazione continentale ci saranno altre sette squadre: i tedeschi dell’Oldenburg, i russi del Khimki, i turchi del Banvit, i belgi di Ostenda, i cechi del Nymburk, i lituani del Lietuvos Rytas e i lituani del VEF Riga.

Le squadre saranno divise in tre fasce, e con ogni probabilità Varese sarà inserita in quella più bassa con il pericolo di affrontare subito una formazione di primissimo livello. La formula sarà in tutto e per tutto simile a quella delle Final Eight di Coppa Italia, con partite secche “dentro o fuori” dai quarti fino alla finalissima. C’è una favorita d’obbligo, e questa favorita è senza dubbio il Khimki Mosca: formazione che negli anni passati ha speso tantissimo per contrastare (senza riuscirci) lo strapotere del Cska e che dal 2005 al 2007 ha pure visto con la sua maglia Gianmarco Pozzecco (visti anche a Varese in occasione di un Memorial Fermi).

I russi negli ultimi due anni hanno ridotto gli investimenti, ma il loro budget resta comunque superiore a quello di praticamente tutte le squadre italiane. Certo, ci sono due punti fermi: la squadra dello scorso anno avrebbe vinto in carrozza questo girone, è impossibile valutare oggi i valori delle formazioni visto che tutte sono dei cantieri aperti.

E dove si giocherà? Bella domanda. Ancora non si sa perché l’Eurolega, che è un’azienda e come un’azienda ragiona, chiede un prezzo troppo elevato alla società che chiede di organizzare l’evento. Risultato? Nessuno si è fatto avanti e, al momento, la sede è ancora sconosciuta. Quindi?

È ragionevole pensare che ora l’Eurolega farà un nuovo giro di telefonate abbassando un po’ le pretese. Ed ecco che allora potrebbe tornare in gioco anche Varese: che ai costi originari si era tirata indietro ma che ora sarebbe interessata se la spesa dovesse rientrare in limiti più ragionevoli. Il palazzetto andrebbe benissimo, la Cimberio giocherebbe davanti ai suoi tifosi (che poi per due partite saranno costretti a prendere la macchina vista la squalifica di Masnago), e le possibilità di passare il turno aumenterebbero.

Lo scorso anno Cantù ha fatto così, ed è andata bene.

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