La nostra forte, convinta, incrollabile e orgogliosa fede europeista vacilla, di fronte a notizie come questa. Perché che una questione di importanza capitale come la nuova sede dell’Ema si decida con dei bussolotti come al gioco del Lotto, è un colpo basso all’Unione per come la immaginiamo e sogniamo noi.
Sapevamo già che l’Unione Europea è castrata dalla mancanza di una politica fiscale comune e di un esercito comune, ora scopriamo che non è nemmeno capace di scegliere per il suo bene, valorizzando e premiando le sue eccellenze. I bussolotti (o le buste, o le monetine: chiamatele un po’ come volete) hanno fatto perdere l’Italia, Milano e la Lombardia. Hanno fatto perdere Varese che vede così sfumare un importantissimo indotto, soprattutto nel comparto immobiliare. Ma soprattutto hanno fatto perdere l’Europa, minandone la credibilità e dando fiato all’ottusità di chi sproloquia auspicando la morte dell’Unione o teorizzando l’uscita del nostro Paese. Follie, certo: ma che acquistano forza e vigore di fronte a notizie come questa. Era l’occasione per mostrarsi in tutta la sua bellezza, e l’Europa l’ha buttata via.