L’Harley vende ai Castiglioni Mv e Cagiva di nuovo a casa

VARESE L’industria varesina riporta a casa uno storico marchio. Claudio e Giovanni Castiglioni, attraverso la holding di famiglia hanno riacquistato dal gruppo Harley Davidson di Milwaukee il 100% del capitale di MV Agusta Motor, proprietaria degli storici marchi MV Agusta e Cagiva. L’azienda americana aveva comunicato nell’ottobre 2009 la volontà di cedere MV Agusta con l’obiettivo strategico di concentrarsi sul proprio marchio e sulla propria gamma.

Dopo mesi di trattative, la famiglia Castiglioni torna in sella alla stessa società che in passato aveva rilanciato e portato al successo internazionale, con l’ideazione dei modelli Brutale e F4, emblemi del Made in Italy nel mondo e tuttora vanto dello stabilimento della Schiranna. Alla guida della società, a fianco a Giovanni Castiglioni, ci sarà Massimo Bordi, manager importante nell’industria italiana. Ingegnere meccanico, 62 anni, Massimo Bordi è stato l’artefice del successo di Ducati dove ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato proprio negli anni in cui Ducati era di proprietà

della famiglia Castiglioni e anche negli anni successivi sotto la proprietà del fondo americano TPG. «MV Agusta ha tutte le carte in regola per confermarsi quale uno dei maggiori player sul mercato delle due ruote di alta gamma, con un brand tra i più conosciuti al mondo, anche se dovranno essere svolte importanti azioni di ristrutturazione industriale e manageriale – ha commentato Bordi – i modelli attuali e quelli che abbiamo in progetto hanno un forte carattere, una grande innovazione e un design unico; non ho dubbi sul loro successo».

Claudio Castiglioni, anima e cuore di MV Agusta manterrà la carica di presidente con delega allo sviluppo dei nuovi modelli. Alla firma del contratto Claudio Castiglioni ha dichiarato: «MV Agusta è la perla del motociclismo italiano, sono contento di questa operazione perchè con Massimo ho già vinto una volta, abbiamo fatto le moto più belle del mondo e continueremo a farlo”.

La storia di Mv è stata tanto gloriosa nel passato quanto travagliata negli ultimi dieci anni. Quando il gruppo Cagiva piombò in una crisi finanziaria molto grave con nefaste conseguenze sulla continuità della produzione i fratelli Castiglioni tentarono un accordo con il gruppo Piaggio che però non si chiuse quando ormai i giochi sembravano fatti.

Solo nel corso del 2004, grazie all’accordo con la malese Proton, la situazione si è definitivamente sbloccata e tutto il gruppo, denominato non più Cagiva ma Gruppo MV Agusta (che comprendeva MV Agusta stessa, Cagiva, Husqvarna) ha potuto riprendere l’attività.

Il 27 dicembre 2005, a distanza di un anno dall’acquisizione, la Proton ha ceduto il suo pacchetto azionario, pari al 57,57% del Gruppo MV Agusta, ad un gruppo finanziario Italiano (GEVI S.p.A) al prezzo simbolico di 1 euro, dovuto all’acquisizione da parte di quest’ultimo di tutti i debiti, e con un impegno al mantenimento dell’azienda. Della fine del 2007 la notizia dello scorporo delle attività e conseguente vendita della Husqvarna alla tedesca BMW Motorrad.

L’11 luglio 2008 la Harley-Davidson ha preannunciato il rilevamento del gruppo italiano MV Agusta per circa 70 milioni di euro (109 milioni di dollari). A ottobre 2009 la Harley, alla presentazione dei conti del trimestre, ha comunicato l’intenzione di cederla nuovamente.

e.marletta

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