Avellino, la sconfitta rocambolesca che tale parquet ha partorito e il bicchiere rimasto lì da valutare (mezzo pieno o mezzo vuoto?) sono ormai passato remoto. Coach Attilio Caja e la sua squadra hanno voltato pagina da martedì scorso, giorno della ripresa degli allenamenti.
Ieri il coach ha presentato Openjobmetis-Banco di Sardegna Sassari, l’ultimo impegno dei biancorossi prima della pausa per le nazionali: «Domenica chiuderemo questa prima fase di campionato: siamo a metà del girone di andata. Affronteremo una squadra che partecipa alle coppe, una formazione abituata a stare nella parte alta della classifica ormai da diverse stagioni. Ho visto la partita di Champions che la Dinamo ha disputato contro l’Hapoel Holon: sono in salute, non in difficoltà. Ci apprestiamo dunque ad affrontarli consapevoli che sarà una gara dura: Sassari ha un gioco sul perimetro molto importante, i suoi esterni (Hatcher, Bamforth, ma anche Spissu…) hanno tanti punti nelle mani, sono attaccanti di alto livello; attorno a loro, tra i lunghi, Polonara non ha bisogno di presentazioni e Jones e Planinic hanno una taglia fisica che si fa sentire».
Che tipo di match dovrà impostare Varese? «Migliore rispetto a quello di disputato con Avellino – prosegue Caja – Gli avversari crescono, e anche noi dobbiamo continuare a farlo. La Dinamo cercherà di portare la partita sui binari a lei più congeniali, cioè nel gioco a metà campo, e noi dovremo essere bravi a stare lì: ci vorrà una pallacanestro di intelligenza, bisognerà stare attenti alle loro difese, avere il controllo dei rimbalzi, godere di un attacco importante e di un buon gioco di squadra, come sempre».
Federico Pasquini, dopo la sconfitta interna contro Capo d’Orlando aveva rassegnato le dimissioni, poi ritirate per la presa di posizione dei giocatori che hanno rinnovato la fiducia all’allenatore. Che risvolti può avere, positivi o negativi, un episodio del genere? «Dall’esterno è difficile sapere come stanno le cose e fare delle valutazioni – risponde Caja – Prendo semplicemente atto, però, che mercoledì in coppa hanno fatto una grande partita: non ho visto una squadra in difficoltà, se non avessi letto i giornali lunedì scorso sinceramente mai avrei detto che Sassari fosse in una situazione problematica. Non dimentichiamoci che il Banco di Sardegna ha battuto di 20 punti Milano e che ha ottenuto tanti altri risultati positivi, sia in campionato che in Europa: qualche passo falso, in una stagione, ci può stare».