Beirut, 25 gen. (TMNews) – Najib Mikati, miliardario ed ex premier sostenuto dal movimento sciita di Hezbollah, è stato designato nuovo Primo ministro del governo libanese.
Una decisione che “non rappresenta una vittoria di una fazione nei confronti di un’altra, ma quella della riconciliazione a spese delle divergenze”, ha dichiarato Mikati subito dopo la pubblicazione del decreto presidenziale di nomina: “Nulla giustifica che una parte politica rifiuti di partecipare” al futuro governo.
Il premier uscente Saad Hariri – leader della maggioranza antisiriana – ha già fatto sapere di voler boicottare qualsiasi governo guidato da un candidato sostenuto da Hezbollah.
La caduta del governo guidato da Hariri è stata infatti provocata dalle dimissioni in massa dei Ministri di Hezbollah e degli altri movimenti sciiti, che avevano chiesto al premier di disconoscere le decisioni del Tribunale Speciale dell’Onu per il Libano (Tsl) incaricato di indagare sull’omicidio dell’ex premier libanese Rafiq Hariri, padre di Saad.
Nelle richieste di incriminazione della Procura del Tsl – attualmente all’esame del gup e il cui contenuto è ancora riservato – si attende infatti che possano essere compresi i nomi di dirigenti di Hezbollah e forse anche della stessa Siria, come mandanti o esecutori dell’attentato commesso il 14 febbraio del 2005.
Mgi
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