Parigi, 6 mar. (TMNews) – “Migliaia di persone provenienti dalla
Libia invaderanno l’Europa,senza nessuno che sia in grado di
fermarle”: lo ha affermato il leader libico Muammar Gheddafi in
un’intervista rilasciata al settimanale francese Le Journal du
Dimanche, nella giornata in cui la televisione di Stato libica
annuncia la riconquista di diverse città dell’est del Paese;
notizia peraltro subito smentita dalle forze ribelli.
“Se mi minacciano, se destabilizzano il Paese ci sarà il caos,
arriveremo a Bin Laden, a dei gruppi terroristici: avrete il
problema dell’immigrazione”, ha proseguito il rais, avvertendo
che l’Europa “avrà Bin Laden alle porte, verrà a sistemarsi in
Africa del Nord”. Gheddafi ha infatti ribadito la tesi dei
disordini manovrati da Al Qaida, senza alcun movente di riforma
democratica: “Avrete il jihad davanti a voi, nel Mediterraneo,
attaccherà la Sesta Flotta americana e ci saranno atti di
pirateria qui, a cinquanta chilometri dalle vostre frontiere.
Sarebbe una catastrofe mondiale e non permetterò che accada”.
Gheddafi ha poi lanciato al proposta di inviare in Libia una Commissione di inchiesta delle Nazioni Unite o dell’Unione Africana per valutare sul posto la situazione: “Permetteremmo a tale commissione di muoversi nel Paese, senza alcun ostacolo”, ha aggiunto il rais, che si è detto favorevole all’ipotesi di una guida o di una coordinazione francese dell’organismo internazionale: “La Francia ha grandi interessi in Libia, abbiamo lavorato molto insieme al presidente (Nicolas) Sarkozy su diverse questioni: la Francia avrebbe dovuto essere la prima a inviare una commissione di inchiesta, spero che cambierà atteggiamento nei nostri confronti”. Mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu “non è competente” per ciò che riguarda gli affari interni di un Paese:
Sul terreno, la ribellione libica ha smentito la notizia della riconquista di Tobruk e Ras Lanuf da parte delle forze governative, annunciata dalla televisione di Stato di Tripoli. Si combatte invece a Ben Jawad, un centinaio di chilometri ad est di Sirte, dove almeno quattordici persone sono rimaste ferite;tra queste vi è anche un giornalista francese, ricoverato nell’ospedale locale e le cui condizioni non sono gravi. Resta poi il giallo del nutrito fuoco di armi automatiche risuonato questa mattina nel centro di Tripoli, non lontano dalla Piazza Verde: secondo le autorità libiche, si trattava di una manifestazione di gioia per la notizia della riconquista di alcune città nell’est del Paese. Secondo altre fonti si festeggiava una possibile intesa fra Gheddafi e alcune tribù per porre fine alla guerra civile.
Infine, un’unità delle forze speciali britanniche di scorta a un
diplomatico è stata arrestata dalle forze ribelli libiche
nell’est del Paese: è quanto riporta il settimanale britannico
The Sunday Times, secondo il quale gli otto militari e il
funzionario sarebbero trattenuti a Bengasi. Il Foreign Office non ha né confermato né smentito la notizia,
Tor
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