Bruxelles, 28 apr. (TMNews) – Elicotteri, armi, missili anticarro e cacciatorpedinieri. Li ha chiesti il generale Abdel Fattah Younis, ex ministro dell’Interno libico del regime di Gheddafi, passato tra gli oppositori del rais e nominato al comando delle truppe di Bengasi. In visita a Bruxelles, Younis ha detto che “Gheddafi è disperato, ma, sfortunatamente dispone ancora del 25% delle sue armi chimiche, che potrebbe utilizzare vista la sua situazione”.
“Non abbiamo ricevuto ancora le armi di cui abbiamo bisogno”, ha spiegato Younis, per 42 anni al fianco del colonnello. “Non parliamo di armi leggere, ma di elicotteri Apache, di missili anticarro e di navi equipaggiate con siluri”, ha proseguito l’ex ministro in visita a Bruxelles. “Prego la società civile e l’Onu di costringere Gheddafi a lasciare Misurata con tutti i mezzi. E la Nato ha le capacità per fare ciò, per salvare i bambini di Misurata e dargli un futuro”, ha aggiunto.
Secondo Younis, Gheddafi è “un uomo arrogante” che non accetterà mai di ritirarsi” e che si batterà fino alla morte dopo aver rifiutato l’esilio. “La fine più probabile è che venga ucciso o che si suicidi”, ha sottolineato.
(Fonte Afp)
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