Parigi, 15 mar. (TMNews) – Le potenze riunite nell’ambito del G8
non hanno trovato un accordo su un possibile intervento militare
in Libia. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia francese
Alain Juppé che ha ammesso di non essere riuscito “a convincere”
gli altri paesi su questo punto.
La Francia è l’unico paese del G8 ad aver formalmente
riconosciuto il Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt).
Secondo quanto scrivono oggi vari organi di stampa, il Cnt
avrebbe fatto tre ordini di richieste alle potenze occidentali:
a) una no-fly zone b) raid aerei tattici contro le risorse
militari libiche c) un raid contro il bunker del colonnello
Gheddafi
“per il momento non li ho convinti” ha detto Juppé parlando a
radio Europe 1 dopo la cena di lavoro con i suoi omologhi del G8. Il capo della diplomazia francese ha ricordato che Francia e Gran Bretagna avevano preso “l’iniziativa” caldeggiando l’istituzione di una no-fly zone su cui però il G8 non ha voluto decidere rinviando la questione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Senza citare esplicitamente la sorte di Bengasi, Juppé ha implicitamente ammesso che la comunità internazionale non potrà impedire al leader libico di riprendere la città in mano agli insorti. “Oggi non abbiamo i mezzi militari per impedirlo perché la comunità internazionale non ha deciso di darsene” ha commentato.
vgp
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