Bruxelles, 8 giu. (TMNews) – Accoglienza molto fredda, almeno per ora, alla richiesta del segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen agli alleati di “ampliare il loro sostegno” all’operazione ‘Unified Protector’ in Libia, fornendo più mezzi militari o consentendo più flessibilità nel loro utilizzo.
“Nessuno”, ha risposto il ministro della Difesa spagnolo, signora Carme Chacon, ai cronisti che le chiedevano quali paesi si fosseri dichiarati discponibili ad accettare la richiesta di Rasmussen, mentre la Svezia, che fa parte della coalizione pur non essendo nella Nato, va nel senso contrario, con una riduzione del suo impegno, da cinque a otto aerei, e la Norvegia ha annunciato che non effettuerà più bombardamenti dopo il 24 giugno.
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