Taranto, 20 mar. (TMNews) – Dopo aver imbarcato gli “AV-8 B plus”, aerei a decollo verticale dislocati nella base di Grottaglie (Taranto), sul ponte di volo della portaerei Giuseppe Garibaldi della Marina militare, che incrocia al largo delle coste siciliane, sono arrivati anche gli elicotteri EH-101. I velivoli provengono dal 3° Gruppo elicotteri di Maristaeli Catania. A bordo della nave della Marina, partita venerdì dalla base di Taranto, sono stati imbarcati anche gli elicotteri SH-3D provenienti dal 4° Gruppo elicotteri di Grottaglie. Questi ultimi si presentano nella configurazione “combat sar” e sono specializzati nel supporto alla forza da sbarco e ai reparti
speciali.
A bordo della portaerei, infatti, è presente anche un’aliquota del reggimento San Marco. I militari dei reparti speciali saranno impiegati come “force protection”, serviranno a fornire una cornice di sicurezza all’unità navale nel caso in cui, ad esempio, il Garibaldi debba attraccare in porto. La portaerei italiana si trova al largo delle coste siciliane e, in attesa di nuovi ordini, continua a svolgere attività di addestramento.
La Marina militare sta già operando nelle acque internazionali al confine tra Italia e Libia con il cacciatorpediniere Andrea Doria che, partito sempre dalla base di Taranto all’inizio di marzo, svolge funzioni antimissilistiche e costituisce una piattaforma avanzata per la difesa aerea italiana. Dall’inizio della crisi libica altre due unità navali italiane sono impiegate nel pattugliamento delle coste a Nord della Libia. Si tratta della fregata Euro e del rifornitore di squadra Etna. Le due navi fanno parte dell’operazione “Active endeavour” della Nato.
Complessivamente dalla base di Taranto, nelle ultime due
settimane, sono partiti in missione più di 1500 marinai.
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