Bruxelles, 25 mar. (TMNews) – L’Unione europea si è detta pronta ieri sera a bloccare tutti i redditi derivati dal petrolio e dal gas al regime di Muammar Gheddafi, al fine di privarlo dei mezzi finanziari per reclutare mercenari: l’Ue ha lanciato un appello alla Comunità internazionale affinché prenda lo stesso provvedimento. “L’Unione europea è pronta ad impegnarsi ad adottare nuove sanzioni, tra cui misure per garantire che i redditi del petrolio e del gas non arrivino più al regime di Gheddafi”, hanno affermato i dirigenti europei in una dichiarazione approvata all’unanimità.
Inoltre, gli Stati membri dell’Ue “faranno proposte simili al Consiglio di sicurezza dell’Onu”, si legge nel testo. Questa misura è necessaria “per garantire che Gheddafi non paghi i suoi mercenari con le risorse petrolifere”, ha spiegato il presidente francese Nicolas Sarkozy.
La Germania, in particolare, ha proposto che l’Unione europea rafforzi le sue sanzioni nei confronti della Libia, decretando in particolare “un embargo petrolifero totale” e restrizioni commerciali, mentre altri Paesi auspicano un riconoscimento più chiaro della rivolta da parte dell’Europa.
L’Ue ha già preso varie serie di sanzioni contro Muammar Gheddafi: l’ultima riguarda in particolare la principale società petrolifera libica, la National Oil Corporation, e cinque filiali. Secondo una fonte diplomatica, l’ insistenza del governo tedesco a favore di sanzioni rafforzate è anche per uso interno. Merkel, criticata per il suo rifiuto di partecipare all’intervento militare, cerca di mostrare che non resta con le mani in mano per persuadere il colonnello Gheddafi a lasciare.
Ma altre capitali europee esprimono riserve su un embargo petrolifero totale. “La Germania non ha praticamente interessi economici in Libia, altre capitali sì”, ha detto la fonte, in riferimento alla Libia.
(fonte afp)
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