Ritmi folli nell’ottava tappa del Tour de France 2017. La seconda tappa di montagna della Grande Boucle sulla carta potrebbe favorire una fuga e proprio per questo motivo subito dopo il via iniziano gli attacchi in testa al gruppo ma il nome da annotare sul taccuino è quello di Lilian Calmejane, 25 enne di casa che al secondo anno di professionismo mette in bacheca una vittoria al Tour dopo quella prestigiosa di una tappa della Vuelta.
Quello che per tutti è stato definito come il weekend verticale prende i tratti epici con fughe, controfughe e un brivido finale con lo stesso Calmejane che, proprio mentre sta per portare a casa un successo sicuro, rallenta, quasi si ferma, poi riparte coi crampi che non gli davano tregua. In maglia gialla resta invece Chris Froome. «È stata una tappa molto esigente», così Alberto Contador dopo aver tagliato il traguardo. Lo spagnolo ha chiuso senza problemi la frazione nel gruppo dei migliori, ma la sua attenzione è già rivolta alla tappa di oggi: «Siamo andati molto forte e veloce, magari qualcuno potrebbe pagare dazio dopo lo sforzo odierno, è stata una giornata veramente dura e la situazione non cambierà. L’importante è recuperare, i corridori oggi stavano pensando più alla tappa di domani e per questo ci sono stati meno attacchi» ha concluso. La chiave di lettura della giornata sta proprio nelle parole di un corridore esperto come Contador, la media pazzesca di 43,5 km/h sin dalle prime battute si scontra con la necessità di tenere forze ed energie per la tappa in programma oggi, ma tra i big, al momento, nessuno si è fatto trovare impreparato. Tanti i tentativi, tantissimi, finché non si forma un maxi gruppo di una quarantina di uomini: Col de la Joux e Cote de Viry, le prime salite di giornata, risucchiano energie. Il gruppo di testa diventa di 9 persone, quelle che vanno più veloce mentre i nomi grossi guardano a debita distanza: Pauwels, Roche, Calmejane, Bakelants, Barguil, Clarke, van Avermaet, Gesink e Valgren si danno battaglia senza soluzione di continuità, i 12km alla media 6,4% di pendenza del Montée de la Combe de Laisia Les Molulunes decidono la partita con Calmejane che ha la meglio, prende 10 punti di GPM, toglie la maglia a pois a Aru e vola a vincere la tappa. Nonostante la sofferenza finale, nonostante il secondo anno da professionista, la sua storia alla vigilia della tappa più difficile è di quelle che avvicinano a questo sport.