L’incendio della Bluref ha bruciato le certezze

CASTELLANZA Delle due linee produttive della Bluref, una è andata completamente distrutta, l’altra è stata comunque danneggiata. L’incendio scoppiato intorno alle 15 di lunedì nei capannoni della tintoria di via della Biella ha di fatto bloccato la produzione. Ieri mattina gli operai stavano ancora cercando di eliminare quanto lasciato dalle fiamme, mentre i periti, accompagnati da Piero Silci, titolare dell’azienda, stavano lavorando per stimare l’ammontare dei danni. Una cifra, a 24 ore dal disastro, non c’è

ancora; al momento è anche impossibile prevedere quando la ditta potrà ritornare a produrre a pieno ritmo. Gli operai ieri mattina apparivano preoccupati; anche da loro, come dalla proprietà, non arrivano però dichiarazioni sul futuro. L’unico commento positivo riguarda il fatto che «almeno nessuno si è fatto male. Ieri è stato terribile. Qualcuno ha tentato di arginare le fiamme con un estintore ma era impossibile. Il fuoco si è propagato velocissimo soprattutto attraverso i tessuti e il cotone in lavorazione». Si parla comunque di danni per centinaia di migliaia di euro e di un’agibilità che non verrà concessa almeno sino a quando non verranno ripristinati i tetti dei due capannoni divorati dal fuoco (una superficie di mille metri quadrati) e i lucernari.
Con la situazione in sospeso a breve si muoveranno anche i sindacati: «Prima di tutto esprimiamo solidarietà a tutti i lavoratori della Bluref – esordisce Ernesto Raffaele della Filtra Cgil, che segue la tintoria direttamente – Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) ho brevemente parlato con qualche operaio. Non conosco, però, ancora i dettagli dell’accaduto né le possibili conseguenze». La Filtra Cgil, in ogni caso, nei prossimi giorni, a situazione meglio definita chiederà delucidazioni sulla copertura che dovrà essere garantita ai 30 dipendenti della tintoria in caso di prolungamento del fermo produzione.

e.romano

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