Sta alimentando polemica la decisione della giunta di “liquidare” la casetta di vetro di piazza Montegrappa per 26mila euro: in realtà delle sue sorti già si era discusso ampiamente all’indomani della chiusura di Varese Risorgimentale, a fine aprile, l’ultimo evento per la quale era rimasta aperta e funzionante come infopoint.
Ad aprile il dibattito l’ex consigliere comunale , che sul suo nuovo blog “Costruiamo Varese” scrive: «Un consiglio al sindaco. Perché’ non dare la struttura in comodato d’uso alle forze di polizia di Varese che si potrebbero alternare nella gestione dello stesso? In pieno centro a tutela dei cittadini, per dare loro sicurezza, informazioni ed eventuali denunce. Un servizio fondamentale nel fine settimana».
Opinione condivisa da alcuni lettori, fra cui spicca la proposta di collocare la struttura vicino alla caserma perché diventi luogo di presidio dei Carabinieri. , già candidato sindaco alle passate amministrative concorda: «Non sono d’accordo sul vendere una struttura che potrebbe essere riutilizzata con grande vantaggio dei cittadini: oltretutto voglio proprio vedere chi è in grado di acquistarla.
A mio avviso sarebbe molto meglio trovarle una collocazione in piazza della Repubblica e farne un presidio fisso della Questura e della Polizia Locale. Le due forze si potrebbero alternare facendo del gabbiotto un loro ufficio permanente e a disposizione del cittadino».
Il gabbiotto venne inaugurato nella primavera di due anni orsono come Sportello di Accoglienza Turistica di Expo: al termine del 2015 era stato abbandonato al suo destino, per essere riportato in vita come punto informativo più di un anno dopo dalla manifestazione legata alla battaglia del 1859. Finanziata da un bando Expo di 40mila euro, la struttura a vetrate isolanti concepita negli uffici dell’Ex Assessorato al Commercio e Marketing della precedente amministrazione era stata approvata dalla Sovrintendenza di Milano.