«Nella casa dello sport italiano ho incontrato un uomo semplice, che ha compiuto un’impresa eroica regalandoci un sogno planetario. Grazie mister, questo non è solamente un successo sportivo: è qualcosa che scalda il cuore di tutti. Ci vediamo a Leicester». Scriveva così Daniele Cassioli ieri su Facebook.
Perché ieri a Roma il nostro amico Daniele ha infatti avuto modo di scambiare due chiacchiere con Claudio Ranieri all’esterno del Salone d’Onore del Coni, dove l’allenatore campione d’Inghilterra è stato insignito del Premio Nazionale Enzo Bearzot. Lo stesso Ranieri ha poi devoluto l’assegno del premio alla Fondazione Stefano Borgonovo.
Daniele Cassioli ci racconta così il fugace incontro con il mister: «Ammetto che ero in giro per Roma perché domenica ero all’Olimpico a vedere Roma-Chievo e gli Internazionali di Tennis al Foro Italico. Grazie al presidente Malagò è nata la possibilità di partecipare a questo incontro in cui sarebbe stato premiato il mister. Da tempo volevo incontrarlo, così ho preso al volo l’opportunità». Ma non è stato facile come previsto: «Al suo ingresso si è
creata una ressa di giornalisti e fotografi incredibile, però all’uscita sono riuscito a scambiare con lui due parole. Nel suo intervento in sala, Ranieri mi ha colpito perché ha ripetuto che non ha mai smesso di crederci. Mi ha dato l’idea di un uomo integro e genuino».
Un incontro breve ma significativo per Daniele: «Gli ho parlato di quello che faccio, del mio lavoro, e lui è rimasto ad ascoltarmi con attenzione. Addirittura mi ha fatto i complimenti, e questa cosa mi ha spiazzato perché di questi tempi i complimenti lui dovrebbe riceverli e non farli. Il discorso poi è virato presto anche su Andrea Azzalin, ho detto al mister che siamo della stessa zona». Chicca finale: «D’accordo con il mister, ci muoveremo per una mia visita a Leicester, alle loro strutture sportive. Oltre che a livello umano, penso sarebbe formativo anche per quanto riguarda il mio lavoro di fisioterapista, per conoscere i loro metodi di lavoro con gli atleti. Se ne parlerà per il prossimo anno».
Cassioli tra l’altro è un grande tifoso giallorosso e ricorda ancora quando Ranieri, sulla panchina della Roma, sfiorò lo Scudetto: «Anche per quell’episodio hanno continuato a bollarlo come perdente. Lui non ha mai smesso di crederci, nonostante l’avventura con la Grecia andò male. E ha raccolto i frutti di quanto seminato in tanti anni di carriera. Credo si meriti tutte queste soddisfazioni e questi attestati di stima, perché in sala e anche fuori ho apprezzato un uomo vero, integro, felice».
Oggi invece per Daniele si preannuncia un’altra grande giornata: «Nel mio precedente viaggio a Roma ho conosciuto Leonardo, un bambino di sette anni cieco dalla nascita. Ebbene, presto lo porterò per la prima volta a sciare sull’acqua. È importante che si avvicini fin da piccolo alla pratica sportiva».