L’Ippodromo di Varese rischia di non aprire la stagione estiva

Mancano i lavori obbligatori, il Ministero potrebbe fermare le corse. Il Comune: "Stiamo monitorando, bando per nuova gestione nel 2025". Borghi smentisce: "Pronti per la nuova stagione, SVICC ha sempre investito".

L’Ippodromo delle Bettole di Varese rischia di non aprire la stagione estiva di corse dei cavalli, che inizierà tra poco più di un mese. Per la prima volta in 113 anni, l’impianto potrebbe rimanere chiuso, mettendo a rischio il lavoro di numerose persone.

I lavori necessari

La causa di questa situazione è la necessità di eseguire lavori importanti sull’impianto entro il 10 luglio. Questi lavori, che non sono ancora iniziati, sono richiesti da una commissione ministeriale che vigila sui fondi erogati all’ippodromo (1 milione e 370 mila euro l’anno) e che ha rilevato criticità sulle piste di sabbia ed erba.

Le responsabilità

La Svicc (Società varesina incremento corse cavalli) di Guido Borghi, che gestisce l’ippodromo, è accusata di non aver mai investito nella manutenzione ordinaria dell’impianto, nonostante i finanziamenti pubblici ricevuti. Il Comune di Varese, proprietario dell’impianto, è a conoscenza della situazione ma al momento non può fare molto.

Le conseguenze

Se l’ippodromo dovesse rimanere chiuso, la stagione estiva di corse dei cavalli sarebbe persa. Questo causerebbe un grave danno economico al settore ippico varesino e metterebbe a rischio il lavoro di numerose persone che vi operano.

Il futuro

La convenzione tra Svicc e Comune di Varese scadrà alla fine del 2025. A quel punto, la gestione dell’ippodromo sarà oggetto di un nuovo bando. In attesa di questa scadenza, il Comune spera di poter continuare ad autorizzare l’utilizzo temporaneo dell’impianto, ma lo stop potrebbe arrivare comunque dal Ministero.

La replica di Borghi

Guido Borghi, dal canto suo, respinge le accuse di mancati investimenti nell’ippodromo di Varese e ribadisce l’impegno della società per il futuro dell’impianto. Borghi sottolinea che sono stati investiti circa 800.000 euro per il rifacimento dell’impianto di illuminazione e che sono in programma 28 riunioni per la prossima stagione estiva, in linea con il 2023.

Lavori e impegni

“Siamo sorpresi dalle accuse – dichiara Borghi -. La SVICC ogni anno investe per la crescita del proprio impianto. Abbiamo completato il rifacimento dell’impianto di illuminazione con un investimento di circa 800.000 euro, migliorando notevolmente il funzionamento soprattutto in vista delle prossime stagioni estive. Nonostante le difficoltà climatiche del primo mese del 2024, abbiamo comunque garantito lo stesso numero di corse rispetto al 2023. Per la prossima stagione estiva sono in programma 28 riunioni, in linea con quelle dell’anno scorso. Siamo fiduciosi e pronti per la nuova stagione”.

Il futuro dell’ippodromo

Borghi guarda anche al futuro dell’ippodromo, con l’orizzonte del bando per una nuova gestione nel 2025: “Siamo certi che l’ippodromo di Varese continuerà a giocare un ruolo importante nel panorama ippico italiano. Nel 2025 scadrà la convenzione con il Comune e verrà aperto un bando per una nuova gestione. Confidiamo che la SVICC possa continuare a gestire l’impianto con la professionalità e la passione che ci contraddistingue da sempre”.

Le rassicurazioni di Borghi sembrano stemperare i timori degli operatori del settore, ma la situazione rimane incerta. L’appuntamento è per l’ormai prossimo 10 luglio, data entro cui dovranno essere completati i lavori obbligatori per l’apertura della stagione estiva.