Sempre meno coppie si sposano e sempre di più, prima di arrivare alle nozze, affrontano un periodo di convivenza. Di conseguenza anche tutto ciò che concerne il tema casa sta cambiando nel tempo. «La lista nozze tradizionale, quella fatta nel negozio di casalinghi, fa fatica a rispondere alle esigenze delle coppie che, vivendo già insieme, spesso hanno già tutto ciò che occorre per la vita quotidiana» racconta Alessandro Pascucci, socio titolare di ArredoPiù. Ecco perché anche la lista nozze deve essere il più
flessibile e rispondente possibile ai desideri della coppia: «Noi proponiamo liste nozze che non comprendono le vecchie stoviglie di una volta o quegli oggetti che difficilmente verranno utilizzati, ma oggetti veramente utili, che possono dare a tutti la possibilità di lasciare un segno alla coppia di sposi, cose piacevoli, da regalare e da ricevere». È difficile che agli sposi serva un intero servizio di piatti o un’intera collezione di tovaglie «oggi è molto più facile che alle coppie serva un completamento, hanno bisogno di rifinire ciò che hanno già in casa» spiega Pascucci «proprio perché chi si sposa spesso già convive». Oggi le liste nozze sono molto cambiate, oltre alla gettonata luna di miele gli sposi chiedono ciò di cui hanno davvero bisogno: «La lista nozze viene fatta anche sui mobili e sui complementi: può servire un nuovo letto matrimoniale, dotato di contenitore e allora la coppia lo mette in lista e vengono fatte le quote per acquistarlo, o può servire un armadio scorrevole e così via. Si sceglie quello che serve e che può avere una sua utilità».
Un’intera casa da arredare oggi è una rarità, sottolinea Pascucci «molto più spesso manca un completamento di un arredo già iniziato o portato da un’altra abitazione. Ciò che è più difficile da trasferire è la cucina, il resto però può essere acquistato nel tempo». È più facile che le coppie si organizzino con quello che hanno «poi si pensa ad acquistare il resto». «Da noi i clienti preferiscono acquistare mobili che durano nel tempo, non soluzioni provvisorie ma investimenti di lunga durata». La cucina di solito viene prima di tutto «ma anche i soggiorni, anche se sono molto cambiati. Cerchiamo di proporre soluzioni destrutturate: non una casa tutta uguale, ma vengono scelti arredi e complementi che possono davvero valorizzare un ambiente, dal tavolo alla sedia etnica, alla cucina tecnologica e così via». Di fatto, spiega Pascucci «non c’è più la casa completamente arredata: il bello è anche costruirla un pezzo per volta».