– L’Italia trionfa ai Corti senza Frontiere grazie alla sorprendente rimonta guidata dal regista Astutillo Smeriglia che sbaraglia la concorrenza di Austria, Spagna e Corea del Nord (nell’ordine, con la delegazione asiatica costretta a ritirare sul palco il cucchiaio di legno).
A tirare la volata il suo “Homo homini bisonte”, un’animazione illuminante giocata sul parallelo tra due specie animali entrambe caratterizzate da grandi insensate corse di branco.
A decretare la vittoria, il pubblico presente in sala al cinema Nuovo, munito di due gettoni per il voto in diretta (tra le novità di questa insolita edizione autunnale del festival internazionale del cortometraggio) con i risultati proiettati in tempo reale sul grande schermo.
La competizione vedeva schierate quattro nazioni rappresentate da due cortometraggi ciascuna. Due trance per le proiezioni.
La prima ha visto prevalere l’Austria, ma nella seconda proiezione è stato Smeriglia (regista noto al pubblico varesino che ha già vinto in passato un’edizione di Cortisonici) a presentare efficacemente il suo corto che permesso all’Italia una grande rimonta.
«Grande soddisfazione, era dai mondiali di calcio 2006 che l’Italia non vinceva una competizione internazionale – esulta Massimo Lazzaroni, anima di Cortisonici – ottimo segnale per un’Italia che riparte dal cinema».
Poco in porta se poi nella rivincita notturna dell’Inferno,
nelle cantine della Coopuf, sia stata la Spagna a prevalere, battendo in volata l’imperdibile esorcismo coreano. L’entusiasmo è d’obbligo per un’undicesima edizione di Cortisonici data per morta in primavera e resuscitata velocemente per questo autunno. «Un modo per dare continuità al progetto in previsione dell’edizione 2015 che ha ottenuto nuovi finanziamenti e in cui vogliamo rivedere la classica formula del concorso delle prime dieci edizioni del festival», spiega Lazzaroni.
Se nella sua veste autunnale in Fall Break Cortisonici si è ispirato ai giochi senza frontiere, per il 2015 si pensa a un parallelo rugbystico lanciando il «6 nazioni» del Cinema, sempre a base di cortometraggi ma senza escludere la possibilità di schierare lavori più complessi.
Altra formula convincente quella del voto in diretta con la preferenza espressa da ciascuno spettatore-giurato con un gettone da inserire nell’urna della nazione che ha espresso il film più gradito.
«Ci è piaciuto molto anche il Focus on dedicato a una città e non più a una nazione», aggiunge Lazzaroni ripensando agli irriducibili cinefili che mercoledì notte, in onore del Focus on Napoli, addentavano sfogliatelle durante la proiezione dell’ultimo film dei Manetti bross.
Quello che è piaciuto è l’incontro tra cinema e culture a base di goliardia e pellicole e soprattutto è piaciuto in chiave Expo il risvolto culinario della competizione, con la risottata italiana in apertura di serata che vince sul dolce, (e che dolce, la tipica torta Sacher) offerto al pubblico in sala dalla delegazione austriaca, seconda classificata.
Soddisfazione anche per la terza edizione di DocumentaMy che ieri sera a Filmstusio90 ha premiato il “Sexy Shopping” di Adam Selo e Antonio Benedetto (vincitori per il pubblico). Sul podio della giuria “In cerca di un amico” per la regia di Kerma Gava e Alvise Morato. Menzione speciale per “Destination de Dieu” di Andrea Caldarola.