Luca Boni, executive chef sestese, si fa ambasciatore della cucina italiana e porta nella Repubblica Ceca i colori e i sapori della nostra tradizione gastronomica. Il giovane sestese nella sua città d’origine è noto per le sue doti culinarie, ma non solo. Direttore del Coro Alpino Sestese da molti anni, è dotato di una vena artistica. Inoltre molti suoi concittadini lo ricordano seduto sugli scranni consiliari, dove per un decennio ha svolto la funzione di consigliere comunale. Oggi però si presenta nella sua veste più professionale e in un contesto internazionale.
Diplomatosi al prestigioso Istituto Alberghiero di Stresa nel 1998 sotto la guida degli chef Daniele Preda e del mastro pasticcere Giovanni Poletti, ha al suo attivo un ottimo curriculum che lo vede crescere professionalmente ricercando, ad ogni cambio di rotta, una nuova sfida.
Ci racconta che la sua passione è nata sin dall’infanzia: «A tre anni già dicevo di voler fare il cuoco e fin da piccino mi cimentavo in cucina». La sua attività inizia presto, in concomitanza con gli studi a Stresa. Muove i suoi primi passi nel ristorante sestese della famiglia Silvera; da lì continua nella ristorazione, per poi passare a un gruppo societario internazionale impegnandosi nell’apertura di alcuni food corner nel terminal 1 di Malpensa.
Si misura quindi in un concorso statale e l’ottimo piazzamento gli permette di provare un esperienza nel campo ospedaliero. «A qualcuno potrebbe sembrare una caduta: invece mi ha permesso di approfondire il campo della dietistica – spiega – Ma non era la mia vita, il lavoro era limitante».
Entra allora nell’équipe direttiva guidata da don Wladimiro Bogoni per rilanciare il Centro di Spiritualità e Centro Congressi in Barza a Ispra, prima in qualità di responsabile di cucina e poi alberghiero. Infine approda alla divisione scuole dell’azienda Sodexo. «Una scelta dettata dal desiderio di occuparmi di bambini, affinché possano, attraverso la mensa scolastica, conoscere e apprezzare ciò che mangiano e imparare a cibarsi in modo sano».
Destinato con il ruolo di capo cuoco a Garbagnate Milanese è stato scelto quest’anno per rappresentare l’Italia in terra ceca e proporre presso la sede centrale della Siemens e della Csob (banca ceca) in Praga dei piatti italiani. «Una bellissima esperienza – racconta – nonostante l’iniziale apprensione. L’accoglienza è stata calorosa e anche le brigate locali mi hanno aiutato nel modo migliore».
Gli sono stati richiesti piatti della tradizione, da affiancare a quelli locali. «Ho proposto due piatti laziali (Amatriciana e saltimbocca) e un piatto unico della tradizione lombarda (risotto alla milanese con ossobuco in gremolata). Sono stati molto apprezzati». Lo chef Luca dal canto suo ha apprezzato il Gulash e la birra. Ma, come dice, «Italia batte Repubblica Ceca 7-0. Gli chef italiani sono visti come artisti».