Lo choc di chi ha visto «Una scena orribile»

La domenica dopo l’accoltellamento di venerdì sera a Cuvio, avvenuto durante la festa del paese, il piccolo abitato della Valcuvia è sotto choc. Erano da poco passate le 23 quando Domenico Bollino, 57 anni, ha aggredito la sua vittima. Quattro fendenti e la pista da ballo che si bagna di sangue. Davanti al supermercato del paese qualcuno si ferma a commentare: «Conosciamo di vista sia l’aggressore sia la vittima, per arrivare a risolvere delle liti domestiche con un coltello non bisogna certo essere in grado di porre un freno alla proprio esasperazione e rabbia –aggiungono- Si sa che i due litigano da anni;

ci chiediamo perché non cambiare casa o non affrontare civilmente le tensioni abitative al posto che covare il rancore e sfogarsi con quattro fendenti quasi mortali». L’aggressore lavora alla piattaforma ecologica di Cuvio, una persona all’apparenza normale e mai coinvolta in nessun episodio di violenza. Alla base del tentato omicidio c’è, quindi, un lungo periodo di tensioni in via Porta, dove risiedono accoltellatore e accoltellato: discussioni frequenti come anche raccontato da altri vicini per l’immondizia abbandonata e rumori. Accuse reciproche di vicinato come in ogni paese ma che potevano diventare tragedia venerdì notte.

La festa teatro della vicenda continua e nonostante la pioggia torrenziale, anche la domenica mattina è meta dei cuviesi. Alcuni di loro erano presenti venerdì sera e raccontano quello che hanno visto partendo dal pomeriggio: «I due erano già venuti allo scontro già qualche ora prima del fatto, cosa che aveva allertato le forze dell’ordine –dicono i testimoni- Appena avvenuto l’accoltellamento non si è capito subito cosa fosse accaduto, tanto è vero che l’orchestra ha continuato a suonare. Solo le grida di qualcuno hanno allertato tutti e alcuni volontari della Pro Loco hanno soccorso la vittima che perdeva molto sangue, il loro intervento è stato fondamentale -terminano – una scena orribile, che ci ha turbati duramente e ha sconvolto una festa meta di famiglie e bambini».

Subito dopo il gesto, l’aggressore è fuggito a piedi e, come raccontato da altri testimoni, i carabinieri si sono messi subito sulle sue tracce trovandolo nascosto in prossimità del torrente Valle Inglese, poco distante dall’area feste di Cuvio.

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