«Nulla da dichiarare». Ma dal container del camion spunta un capolavoro. E i militari della guardi di finanza del Gaggiolo potrebbero aver ritrovato un tesoro perduto del Rinascimento. La tela scovata sul camion guidato da un autotrasportatore lituano di 35 anni, denunciato per ricettazione e traffico di opere d’arte, raffigura in modo perfetto (così perfetto da far pensare si possa trattare di un originale) il San Sebastiano che , capostipite del manierismo, dipinse per la Compagnia Fiorentina dedicata al santo (detta anche del Freccione) di cui entrò a far parte nel 1529.
La storia del quadro è fascinosa: del Sarto ne avrebbe dipinte più copie autografe, come si usava all’epoca nelle botteghe d’arte. Una delle quali fu ritrovata dalla guardia di finanza di Benevento nel 2011. Le altre tele sparirono nel nulla, compresa l’originale che, già ad inizio del ‘700 non era più sull’altare maggiore della cappella della Compagnia ma nelle disponibilità di tale . Da quel momento di quei capolavori che oggi valgono milioni di euro non si è più saputo nulla. Il pubblico ministero ha già chiesto la convalida del sequestro dell’opera.
Il San Sebastiano è interessante per diverse ragioni: sul retro della tela è punzonato il giglio fiorentino, il che porterebbe a pensare che potrebbe trattarsi o di una copia autografa o dell’originale. C’è però della vernice umida sulla mano destra del santo: un maldestro tentativo di restauro? Oppure un falso praticamente perfetto? La procura intende vederci chiaro.
I militari della gdf del Gaggiolo hanno messo sotto chiave in luogo sicuro la tela. Il pubblico ministero in queste ore sta affidando l’incarico ad un perito, ma non un perito qualunque. La procura ha infatti individuato nello storico dell’arte il consulente ideale. Dirigente Generale del Storico e critico d’arte, dirigente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del ministero per i Beni e le Attività Culturali, Strinati è forse il massimo conoscitore di Andrea del Sardo, tanto da aver pubblicato nel 2013 l’opera “Un San Sebastiano ritrovato”, dedicato proprio ad una tavola attribuita al grande maestro toscano.
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