VARESE – Si è conclusa ieri, domenica 28 luglio, la seconda edizione del Varese Summer Festival ai Giardini Estensi con l’intervento di Paolo Crepet, che ha presentato il suo nuovo libro “Mordere il cielo”. Lo psichiatra ha incitato il pubblico a superare le opinioni preconfezionate e a sviluppare un pensiero critico, sottolineando che ciò richiede impegno ma è essenziale per la crescita umana. Crepet ha affermato che gli intellettuali devono comunicare idee in modo chiaro e coraggioso, anche a costo di andare controcorrente.
Una riflessione sulla società contemporanea
Durante il suo intervento, Crepet ha intrecciato racconti personali e riferimenti ai grandi dell’arte e della letteratura per affrontare temi di attualità. Ha criticato il sistema educativo per la mancanza di meritocrazia e ha commentato i recenti episodi di violenza in Israele, lamentando la perdita di giovani vite innocenti.
Crepet ha osservato che la società moderna è caratterizzata da un torpore emotivo e intellettuale. Ha denunciato la passività e l’indifferenza della gente, narcotizzata dalla tecnologia e dai social media. Viviamo in un mondo individualistico e omologato che ha perso la bellezza della diversità, secondo lui. Questo, ha detto, non è democrazia, ma un’esistenza piatta e priva di significato.
La crisi dell’empatia e l’illusione dell’immortalità
Crepet ha sottolineato la mancanza di empatia nella società odierna. Ha osservato che non sappiamo più come rapportarci con la sofferenza e temiamo la morte, un’ossessione che porta alla cancellazione delle differenze generazionali. Ha criticato gli adulti che cercano di vivere come bambini, condividendo gli stessi gusti e attività.
L’importanza dell’educazione e del fallimento
Tra i vari temi trattati, Crepet ha posto particolare enfasi sulla questione educativa e il disagio giovanile. Ha criticato gli adulti per aver protetto eccessivamente i giovani dalle sconfitte, privandoli degli strumenti necessari per crescere e migliorarsi. Ha affermato che il progresso e l’evoluzione richiedono fatica e dedizione, e che la creatività nasce dallo sforzo e dall’originalità.
Crepet ha sottolineato che il vero progresso si ottiene non accontentandosi mai, ma perseguendo un cammino personale e unico. Ha criticato l’atteggiamento dei giovani che si aspettano di ereditare comodamente quanto costruito dagli altri, sottolineando che è necessario un cambiamento radicale di mentalità e un impegno collettivo per costruire un futuro migliore.
Un invito al cambiamento
Concludendo il suo intervento, Crepet ha lanciato un appello al pubblico a risvegliare il proprio spirito critico e a impegnarsi attivamente per un cambiamento sociale ed educativo. Ha esortato tutti a contribuire a creare una società più empatica, consapevole e dinamica, in cui il fallimento sia visto come un’opportunità di crescita e non come un ostacolo da evitare a tutti i costi.
Il Varese Summer Festival ha chiuso con un messaggio potente, invitando i partecipanti a riflettere sull’importanza di un pensiero critico e sul ruolo attivo che ciascuno può avere nella costruzione di una società migliore.