Una nuova uscita con l’associazione Freerider Sport Events che insegna lo sci da seduti è sempre nuovo in tutti i suoi aspetti. Nei tre giorni trascorsi nella splendida struttura in Val di Luce, all’Abetone, alle sensazioni che caratterizzano da ormai quindici anni ogni appuntamento si è aggiunto un velo di tristezza per le notizie e le immagini provenienti da poche centinaia di chilometri più a sud dove la neve, anziché una vita nuova ha portato solo disagio e disperazione.
Una Regione con Roccaraso, dove lo Ski Tour fa ormai tappa fissa anzi due. Una preoccupazione in più per i Freerider vaccinati contro ogni difficoltà ma combattuti tra l’avanti ad ogni costo ed il rinunciare per cause eccezionali, togliendo a tanti ragazzi del centro e del sud Italia una opportunità promossa e organizzata in largo anticipo tramite il passaparola, la presentazione promossa della Varese Sport Commission e Ats Insubria nel dicembre scorso, gli incontri in ogni unità spinale italiana, con lo spirito di sempre, supportati da un’azienda ormai fedele amica come Teleflex, affiancati dagli operatori del Centro Alpino della Polizia di Stato. Lo sci da seduti è solo un mezzo per ripartire vivendo una vita nuova ma non per questa diversa. Diverso è chi ancora non capisce quanto iniziative e attività come quelle proposte dalla Freerider siano un bene comune da difendere e alimentare, spruzzando pesticida sull’io, spargendo fertilizzante sul noi. Durante la Paralimpiadi, come da noi nel periodo elettorale, abbiamo voluto credere che l’avessero capito in tanti. Abbiamo solo voluto crederlo. n