Lo strazio di Varese per Giorgio Morto sulle montagne che amava

VARESE «Lasciateci nel nostro dolore». Sono strazianti le parole della signora Luciana, mamma di Giorgio Trombetta l’uomo di 57 anni morto ieri dopo un incidente sulle nevi de La Thuille.
I fratelli di Giorgio, Claudio e Andrea si sono stretti al dolore della mamma, della moglie di Giorgio, Marilisa Leoni, e dei due figli, Martina (26 anni) ed Emanuele (22 anni) nell’abitazione di via Bligny a Giubiano. Il terzo fratello Eligio sta rientrando da un viaggio di lavoro in Cina.

/>Trombetta sabato pomeriggio stava scendendo da solo lungo la “Pista del rientro”, sotto il colle Piccolo San Bernardo, quando avrebbe perso il controllo degli sci. L’uomo è caduto oltre un muro di contenimento, rimanendo incastrato a testa in giù in un cumulo di neve. Quando alle 17 non è stato visto rientrare, è scattato l’allarme alla centrale del soccorso alpino valdostano. Trombetta era stato visto l’ultima volta intorno alle 14 in un ristorante sulle piste. Le ricerche sono partite coinvolgendo Finanza, forestale, vigili del fuoco e carabinieri. Dopo ore, intorno all’una di notte, i soccorritori hanno notato uno sci che spuntava dalla neve sotto la luce delle torce elettriche. Lo sciatore è stato recuperato: la sua temperatura corporea era però scesa a 24 gradi e, per questo, è stato subito trasportato all’ospedale di Aosta dove è stato sottoposto a una terapia di riscaldamento corporeo. Nulla da fare: Trombetta è morto all’alba di ieri per ipotermia.
Un dramma nel dramma perché lui conosceva bene le piste di La Thuile, dove aveva una casa di villeggiatura. Gli amici lo definiscono un esperto sciatore. La polizia ha compiuto i rilievi per ricostruire la dinamica di un incidente che appare inspiegabile: avvenuto in un tratto pianeggiante, con neve primaverile che impedisce di andare a forti velocità. Fonti vicine alla famiglia dicono che la prime notizie dopo il ritrovamento di Giorgio facevano sperare in una ripresa. La famiglia Trombetta è molto nota in città, il padre di Giorgio è stato direttore del Calzaturificio di Varese, Claudio è un ex dirigente della Lindt ed Eligio – top manager della Piaggio Aero – è stato presidente del Cai.
Chi conosceva Giorgio Trombetta, lo definisce un uomo generoso e attento agli altri. «Lo conoscevo dai tempi dell’oratorio che abbiamo frequentato insieme a Giubiano – ricorda Marco Bartolomei – Eravamo responsabili di un gruppo di ragazzi. Poi ci siamo frequentati durante gli anni dell’università e, di tanto in tanto, per lavoro. Lo ricordo come una persona decisa e interessante, un bel tipo: una persona dai forti interessi e dalle forti posizioni. Coltivava la passione per la montagna sin da giovane. Quando andavamo in gita con l’oratorio e c’era da arrampicarsi, lui guidava il gruppo».

Il servizio completo sul giornale in edicola lunedì 15 aprile

s.bartolini

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