VALLE OLONA Tornano i pesci, e si vede persino una tartaruga. E la gente sogna che sia così tutto l’anno. Nel mese di agosto il corso d’acqua, complice la chiusura della aziende, è tornato ad ospitare la fauna ittica, dopo i ripetuti casi di inquinamento, e anche l’aria è respirabile: «Non si sentono più quei fastidiosi miasmi che provocavano lacrimazione agli occhi – esclama Stefano Bombonati, volontario degli Amici della Valle Olona – L’acqua è trasparente nel tratto di fiume che ci compete;
poco più in giù, a Legnano, ho avvistato dei pesci risalire un salto dell’Olona, uno spettacolo a cui non si assisteva da molto tempo e c’è anche una piccola tartaruga acquatica che ha trovato casa nel fiume vicino all’approdo di Marnate».
Lo scorso 13 luglio si è riunita proprio a Fagnano Olona la commissione ambiente della Regione Lombardia per discutere, sul campo, il problema. Adesso i cittadini si attendono delle risposte concrete, come sottolinea Prodan Stanislao: «Le parole dette dai nostri politici non devono rimanere solo sulla carta, basta scarichi inquinanti, chiediamo un intervento, serio, di risanamento». Anche i pescatori sono tornati a praticare la pesca sportiva lungo l’Olona. Il gruppo consiliare della Lega Nord di Fagnano Olona ha presentato un’interrogazione.
«Le aziende non sono le uniche responsabili – spiega il consigliere comunale Fausto Bossi – come segnalato da Arpa la rete fognaria e gli scolmatori, in particolare quelli presenti sul territorio di Fagnano Olona, sono sottodimensionati; urge quindi un progetto dettagliato e un intervento risolutivo». Il consigliere regionale Giangiacomo Longoni (Lega Nord) ha invitato formalmente la giunta, con un ordine del giorno votato all’unanimità, a stanziare fondi per l’Olona: l’intenzione è quella di partire proprio dal potenziamento dello scolmatore di Fagnano Olona.
Valeria Arini
m.lualdi
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