L’omaggio al grande eroe italiano. Giorgio Ambrosoli rivive in musica

Con la formula del teatro-canzone, Luca Maciacchini ricorderà il sacrificio dell’avvocato

Luca Maciacchini, omaggia in musica, il ricordo di Giorgio Ambrosoli.
Prende il titolo dal nome dell’avvocato milanese, lo spettacolo in scena venerdì 16 dicembre, alle 21, Teatro Giuditta Pasta di via I maggio a Saronno.
Con la consolidata formula del teatro-canzone, che Maciacchini ben conosce e padroneggia, prende vita la vicenda personale e professionale di un “eroe borghese”.

«Nel 2008 – spiega Maciacchini, attore varesino classe ’73 – ho incontrato Annalori Ambrosoli casualmente. Dalla conoscenza è nata un’amicizia con lei e coi figli e insieme, a poco a poco, si è fatta strada in me la voglia di approfondire una figura eccezionale nel suo genere».
Un esempio che stimola una riflessione. Trovarsi di fronte a un personaggio del genere «muove una ricerca introspettiva personale sull’insegnamento lasciato da quest’uomo. E il confronto non è semplice.

Come molti italiani, infatti, non posso dire di essere altrettanto chiaro e coerente, lo dico anche nello spettacolo, ma resta una figura motrice per il cambiamento».
Così con il testo e la regia Michela Marelli e la collaborazione di Serenella Hugony Bonzano hanno preso forma musiche e canzoni di Luca Maciacchini.
Nello spettacolo brani originali e racconti basati sulle testimonianze dirette dei familiari e i testi fondamentali scritti sulla vicenda, si cedono il passo in alternanza, ricostruendo la storia d’Italia negli anni ’70-’80 e l’atmosfera in cui viveva il commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona.

Un uomo per bene che per tempra morale, alto senso dello Stato e valori finì col pagare un prezzo altissimo: la vita. Erano troppi gli interessi politici-economici connessi con “l’affaire” delle banche, una delle pagine più tristi e nello stesso tempo più emblematiche della storia del Paese nel dopoguerra.«Ormai sono parecchi anni, quasi sei che porto in giro lo spettacolo» dice Luca analizzando le reazioni del pubblico.

«Sia che mi trovassi di fronte a spettatori adulti o ai ragazzi delle scuole, ho sempre riscontrato le reazioni più diverse. Sono sempre tante le curiosità che nascono: da chi si chiede che fine abbia fatto Sindona, anche perché lasciamo volutamente questa parte in sospeso, a chi ha scoperto questa figura poco conosciuta solo quando s’è fatto il nome di suo figlio, Umberto, come possibile governatore di Lombardia. Poi anche la fiction con Pierfrancesco Favino ha rinsaldato la curiosità nei suoi confronti». Nelle oltre 50 repliche dello show, ciò che ha accomunato le platee più diverse è «la voglia di credere che al mondo possano esserci figure di riferimento per i valori che trasmettono e che esse ci possano accomunare. Figure cui tendere, al di là delle ideologie di partito. Io stesso ho imparato che personaggi, non per forza di spicco, ma che anzi operano lontano dai riflettori, possono essere di grande riferimento. Ho imparato a cercare tra le figure meno famose, ma proprio per questo più libere e vincenti a lungo termine»

Luca nel 2017 debutterà in una nuova coproduzione col Teatro Foce di Lugano, promuoverà l’uscita di un nuovo album cantautorale e comparirà nei mediometraggi “LOD – The Lords of Destiny”, con la regia di Marco Cassiano, selezionato al David di Donatello, e “Uomini e donne” diretto da Beniamino Cicco.
Per info e prenotazioni: www.teatrogiudittapasta.it; t. 02/96.70.21.27