Lombardia, arrivano 12 milioni per l’utilizzo delle acque pubbliche: sono i canoni demaniali

A darne notizia è Massimo Sertori, assessore regionale con delega a Enti locali, Montagna, Utilizzo risorsa idrica e Risorse energetiche, a seguito dell’approvazione in Giunta regionale della delibera da lui proposta (foto d’archivio)

MILANO – Regione Lombardia trasferirà entro il 30 novembre  alle Province lombarde e alla Città Metropolitana di Milano l’importo complessivo di 12.170.000 euro, incassati nel 2023, come quota dei canoni demaniali per l’uso delle acque pubbliche.

A darne notizia è Massimo Sertori, assessore regionale con delega a Enti locali, Montagna, Utilizzo risorsa idrica e Risorse energetiche, a seguito dell’approvazione in Giunta regionale della delibera da lui proposta.  “Con questo atto – spiega Sertori – approviamo, come ogni anno, la quota dei canoni da trasferire alle Province e alla Città Metropolitana di Milano per l’esercizio delle funzioni attribuite in materia di utilizzo delle acque pubbliche, relativamente alle piccole derivazioni d’acqua superficiali e sotterranee”.

“I criteri di riparto tra i territori – continua l’assessore – sono stati condivisi e concordati preventivamente con l’Unione delle Province Lombarde (UPL). La somma trasferita agli enti soddisfa i contenuti delle intese Province-UPL e Città Metropolitana di Milano per l’esercizio delle funzioni conferite dalla Regione”.

“L’utilizzo da parte delle Province e della Città Metropolitana della quota dei proventi ricevuti – conclude Sertori – può essere finalizzato per spese correnti in misura non superiore al 50 per cento. La restante parte per il finanziamento di misure e interventi di miglioramento e riqualificazione ambientale del territorio e delle risorse idriche”.