LONATE POZZOLO Assalto all’ufficio postale: il direttore reagisce e mette in fuga i rapinatori. Il tentativo è fallito poco dopo le 7 di ieri mattina quando, come ogni giorno, il direttore delle Poste centrali di Lonate ha raggiunto il posto di lavoro e ha aperto l’ufficio al pubblico. Dietro di lui sono arrivati però due balordi, il volto nascosto da cappellino e sciarpa, italiani, almeno a giudicare dall’assenza di accenti particolari.
I due hanno strattonato il malcapitato;
non avevano armi ma contavano molto a quanto pare sulla superiorità numerica e sulla prestanza fisica. Al direttore hanno ordinato di aprire tutte le casse e consegnare loro il denaro. Un gioco da ragazzi, pensavano. E invece il funzionario non si è affatto lasciato intimorire; non ha ubbito ma anzi ha reagito. Si è divincolato, è corso fuori dalle Poste e ha iniziato a gridare chiedendo aiuto.
I due rapinatori, molto probabilmente sorpresi dalla reazione, hanno scelto la strada della fuga temendo, cosa poi di fatto accaduta, che qualcuno chiamasse le forze dell’ordine. La coppia di malviventi è fuggita in auto: una Fiat Punto rossa rubata l’altro ieri a Rho, molto probabilmente rubata appositamente per il colpo. L’auto, com’era nel suo destino, è stata poi abbandonata a poco più di un chilometro di distanza dal luogo della tentata rapina.
I carabinieri della compagnia di Busto Arsizio l’hanno subito ritrovata: la vettura è stata passata al setaccio dei militari della scientifica alla ricerca di impronte o tracce biologiche utili all’identificazione dei balordi. Al vaglio dei militari anche l’eventuale presenza in zona di telecamere che possano aver ripreso qualche immagine utile all’identificazione dei due balordi. Che molto probabilmente hanno anche eseguito un sopralluogo prima di entrare in azione. Illeso il direttore dell’ufficio postale che dopo aver fornito la propria testimonianza ai carabinieri è tornato sul posto di lavoro.
Simona Carnaghi
f.artina
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