Lonate, processo Bad Boys Prima condanna per Filippelli

Lonate Pozzolo Prime condanne a carico dei “cattivi ragazzi” arrestati nel maggio 2009: 13 anni e 4 mesi a Mario Filippelli, lonatese di 36 anni, arrestato con altre 39 persone nel corso dell’operazione Bad boys coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Milano. Dei 39 arrestati, che a vario titolo rispondono di estorsione, rapine, tentato omicidio, riciclaggio e violenza privata, 10 sono stati accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Dieci uomini guidati da Vincenzo Rispoli, il legnanese considerato il boss del locale Lonate-Legnano,

direttamente collegati con il clan carotano Farao-Marincola.
Di questi solo Mario Filippelli è stato ammesso al rito abbreviato, gli altri 9 compariranno a dibattimento davanti ai giudici di Busto. Per Filippelli ieri è arrivata la condanna in primo grado del gup di Milano; l’accusa sostenuta dal capo della Dda milanese Mario Venditti, aveva chiesto 12 anni. Il gup ha unificato tre condanne (due precedenti per estorsione di 5 e 2 anni) giudicando i reati in continuato e accumulando le pene sino alla sentenza di 13 anni e 4 mesi di carcere. Per Filippelli è stata riconosciuta anche l’associazione a delinquere di stampo mafioso. «Fatto che assolutamente non sussiste – dice Francesca Cramis, difensore di Filippelli – Non ci sono elementi che possano giustificare questo capo di imputazione in tutta l’indagine. Certamente ricorreremo in Appello».
L’accusa ha anche sostenuto che Filippelli dovesse essere ucciso dalla cosca e che il suo nome sarebbe comparso su uno speciale elenco simile a quello che avrebbe decretato gli assassini di Cataldo Murano, Luigi Russo e Alfonso Murano, avvenuti tra il 2005 e il 2006 tra Lonate e Ferno. A carico di Filippelli c’erano anche un’ottantina di episodi estorsivi con minacce e, in qualche occasione, utilizzo del fuoco (quindi incendi dolosi) utilizzato come arma di pressione per convincere artigiani e commercianti a pagare. L’8 giugno Rispoli e i presunti accoliti compariranno in aula: il riconoscimento del 416 bis a carico di Filippelli può rappresentare una base per l’accusa anche nel procedimento bustese.

f.artina

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