– Lorenzo aveva così tanta fretta di venire al mondo che la giovane mamma, italiana di 33 anni, non ha fatto in tempo ad entrare in sala parto. Anzi, non è riuscita nemmeno ad avvicinarsi alla porta dell’ospedale. Il motivo è semplice: il piccolino ha deciso che era il momento di nascere, mentre la mamma si preparava a salire in ambulanza. Lorenzo è nato in strada in via Mazzini a Castello Cabiaglio.
Era l’1.25 di notte, quando la mamma di Lorenzo ha iniziato a sentire le doglie diventare sempre più intense. La donna ha già avuto un precedente figlio, quindi, conosceva bene quel dolore. Ha capito che non avrebbe potuto gestirlo. Così, è scattata la chiamata al 118. Sul posto sono arrivate l’auto medica e l’ambulanza. Dopo essersi accertati delle condizioni della donna, medici e infermieri del 118 speravano di riuscire a trasportare la mamma in ospedale in tempo per terminare il travaglio in sala operatoria.
Ma Lorenzo non ne ha voluto sapere: era determinato a dare subito la sua prima sbirciatina al mondo. Così, il personale sanitario ha assistito e aiutato la donna a partorire sotto casa, sul marciapiede per poi trasportare lei e il piccolino all’ospedale Del Ponte a Varese, dove sono state effettuate tutte le visite di routine. Entrambi stanno bene e presto torneranno a casa.
«Non sono eventi così eccezionali – commenta Guido Garzena, responsabile del 118 varesino – Il mese scorso, proprio in questa zona, i nostri operatori sono andati in soccorso di un’altra donna che ha partorito prima di arrivare in ospedale». Senza poi dimenticare quel l’incredibile parto avvenuto nel parcheggio dell’autogrill di Castronno, lo scorso febbraio. A far nascere il piccolo, terzo genio della coppia di Fagnano Olona, è stata la mamma Sara aiutata dal papà Christian, con il prezioso apporto dei sanitari del 118 e dell’Sos Malnate. l neonato è stato partorito dalla sua mamma nel sedile di una BMW davanti all’autogrill di Castronno, sull’autostrada, nella direzione Varese, intorno alle 16.30 di lunedì 8 febbraio. In tutti e tre i casi si è trattato di maschietti.
«Il nostro personale è formato anche per far fronte a questo tipo di avvenimenti – continua Garzena – Episodi come quello avvenuto la scorsa notte, che poi hanno un lieto fine, portano sempre gioia, soprattutto negli operatori sanitari che li vivono in prima linea».