– E se nell’anno del duecentesimo anniversario dall’elevazione al rango di città Varese diventasse come Hollywood? No, qui non si tratta di trasportare sotto le Prealpi gli “studios” cinematografici, le palme o le impronte delle celebrità, ma di mutuare il simbolo che ha reso famosa la località californiana in tutto il mondo: l’enorme scritta incastonata sulle colline che la dominano.
“Varese 200”: in fondo un’asperità che sia in grado di ospitare una tale struttura c’è
e non è nemmeno una qualunque (le pendici del Sacro Monte), così come l’idea che proviene da un nostro lettore e pure l’occasione rappresentata da un compleanno che sta per coinvolgere l’intera città. Manca tutto il resto, ovviamente, ma per giocare con la fantasia bastano e avanzano questi elementi.
In redazione nella giornata di ieri ci sono arrivati un’immagine e un messaggio che ci hanno fatto quantomeno sorridere. La prima è quella che osservate pubblicata qui a fianco, frutto di un curioso e ben riuscito montaggio. Il secondo così recitava: «Cara Provincia, cosa ne pensate di un’installazione hollywoodiana per il bicentenario di Varese? Potrebbe sembrare una cosa un po’ kitsch (anzi, togliamo pure il forse) ma farebbe parlare di sé nel bene e nel male, promuovendo a traino le altre iniziative più nobili dei prossimi mesi. Si tratterebbe di un’installazione temporanea limitata ai mesi delle celebrazioni o al massimo fino a fine anno».
La firma è quella di Lorenzo Franchini, 52 anni di Induno Olona, di professione decoratore pubblicitario. Lo abbiamo contattato per chiedergli di più: «L’idea mi è venuta leggendo un articolo che parlava di un’iniziativa simile a Torino – ci ha spiegato – Nel capoluogo piemontese un artista di nome Luca De March ha proposto di realizzare la scritta “Turin” sulle colline circostanti, con lettere di circa 15 metri l’una visibili da tutto il centro cittadino. Un’associazione mentale mi ha portato a pensare alla stessa cosa per Varese e per il suo anniversario: quale miglior posto del Sacro Monte per portarla a compimento? All’Esselunga di Masnago ho scattato la foto che vi ho mandato e poi ho fatto il fotomontaggio: il risultato finale potrebbe essere quello che vedete».
Ecco la proposta dunque: «E se i trovasse qualche creativo o mecenate disposto, con l’assenso del Comune, a finanziare e confezionare l’opera? Io naturalmente metto a disposizione gratis la mia idea alla città: potrebbe essere un qualcosa di divertente, anche se probabilmente molto impegnativo da realizzare. Di sicuro farebbe parlare di Varese».