Il primo ritorno a Busto di Valentina Diouf. La “sfida nella sfida” tra “Fiocco di Neve” e Karsta Lowe, sua degna erede in maglia biancorossa. La voglia di riscatto delle farfalle davanti ai propri tifosi.
Sono davvero tanti i motivi di interesse del match tra Unendo Yamamay e Liu Jo Modena, in campo al PalaYamamay (ore 18) nella terza giornata di ritorno dell’A1. I tifosi stanno rispondendo in massa, e oggi in viale Gabardi si dovrebbe toccare quota quattromila spettatori: il numero delle gare che contano. E pazienza se, limitandoci a guardare la classifica, quella tra Busto (nona) e Modena (quinta) non è esattamente una partita di cartello. Lo è
eccome, se consideriamo la storia delle due società, la qualità di molte delle protagoniste, e soprattutto la passione inesauribile delle due tifoserie. Busto-Modena, dunque. Una partita in cui i tre punti in palio pesano forse più del solito. Se infatti la Liu Jo di Alessandro Beltrami deve riscattare l’inatteso capitombolo interno con Montichiari, l’Unendo Yamamay è chiamata a lanciare un segnale ancora più deciso: «Per centrare i playoff, in questo girone di ritorno dovremo fare almeno due colpacci» ha avvisato in settimana coach Marco Mencarelli. «Battere solo le squadre sotto di noi in classifica non può più bastare» ha osservato Alice Degradi, in pieno accordo col tecnico. E allora, cade a puntino la sfida odierna contro una Liu Jo Modena che si presenta a Busto con un record di 9 vittorie e 5 sconfitte, ruolino di marcia di una squadra forte, attrezzata per puntare ai traguardi più importanti, ma non imbattibile. Per informazioni, chiedere a Montichiari, che sabato scorso è tornata dal PalaPanini con l’intera posta in tasca.
Va da sé che, per centrare il “colpaccio”, per dirla con Mencarelli, le farfalle dovranno sfoderare una prestazione di carattere e spessore. Niente a che vedere, insomma, con l’ultima, scialba uscita casalinga contro Scandicci. Semmai si tratta di riproporre una prova intensa e caratterialmente notevole come quella sfoggiata domenica scorsa a Bolzano, tenendo però presente che oggi l’asticella si alza, e non di poco. Quello emiliano è un team formato da elementi di qualità ed esperienza: lo si può battere solo giocando da squadra e limitando al massimo gli errori. Francesca Ferretti in cabina di regia, Valentina Diouf opposta, Chiara Di Iulio e l’ungherese Dora Horvath bande, Raphaela Folie e la belga Heyrman al centro, Chiara Arcangeli libero: basta fare l’appello per accorgersi che a un sestetto del genere non si può regalare nulla.
Il roster bianconero è stato da poco rimpolpato anche dall’arrivo della schiacciatrice serba Sanja Starovic (ex Rabita Baku), che però dovrebbe partire dalla panchina. «A Bolzano abbiamo giocato con aggressività e intensità: abbiamo intenzione di proseguire su quella strada – assicura il libero biancorosso Celeste Poma – La partita di andata non era stata positiva per noi (vinse Modena 3-0 ), eravamo uscite dal PalaPanini con parecchi rimpianti per non essere riuscite a esprimere il nostro gioco: questo sarà un motivo in più per fare bene». Salvo sorprese, Mencarelli confermerà lo starting six delle ultime uscite, con Hagglund in diagonale con Lowe, Pisani e Thibeault al centro, l’ex modenese Rousseaux e Papa in banda, Poma libero. Una partita tutta da gustare, ma con i riflettori inevitabilmente puntati su Valentina Diouf e Karsta Lowe, il recente passato e il presente della Unendo Yamamay, le due furie dei rispettivi attacchi, le giocatrici copertina di due formazioni che da oggi possono dare una svolta alla propria stagione.