I cani “fracassoni” sono salvi. Il Comune di Lozza, dopo la levata di scudi a livello nazionale, non rischierà di ucciderli in nome della quiete pubblica. Per risolvere il problema dei cani che abbaiano entrerà in azione uno psicologo per cani. L’idea è dell’associazione nazionale italiana difesa ambiente e animali, presieduta da Lorenzo Croce. Nelle ultime ore, infatti, il presidente dell’associazione ha incontrato il sindaco di Lozza, Adriana Fervida Fabbian, offrendo l’aiuto dei propri esperti. La vicenda è nota: nei giorni scorsi è scoppiata una violenta polemica dopo che nove famiglie del paese avevano ricevuto una lettera, firmata dal primo cittadino, nella quale si contestava il comportamento, troppo chiassoso dei loro cani.
Nella lettera si menzionavano anche delle contromisure poco ortodosse: si arrivava persino a ipotizzare l’abbattimento degli animali quale estremo ratio, nel caso in cui i cani dovessero continuare ad abbaiare. La vicenda di Lozza ha fatto il giro d’Italia suscitando reazioni cariche di sdegno e rabbia. La lettera, nella quale si faceva riferimento alla normativa, ha scatenato mille polemiche. «L’incontro con il sindaco – racconta Croce – è stato molto positivo. Tutte le proposte che abbiamo fatto sono state accolte». Insomma, anche i cani possono dormire sonni tranquilli.
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