Luci e ombre per l’Openjobmetis contro Milano: regge per 25 minuti nonostante le assenze, poi crolla

Senza Nico Mannion e con Gabe Brown fermato da un infortunio, la squadra di Herman Mandole resiste all'EA7 Milano per gran parte del match, cedendo solo nel finale. Ottima prova di Jaylen Hands e ritorno positivo per Matteo Librizzi.

L’Openjobmetis Varese ha tenuto testa all’EA7 Milano per 25 minuti nella prima uscita stagionale, giocata a porte chiuse nella palestra secondaria del Forum di Assago. Nonostante l’assenza di Nico Mannion, fermato precauzionalmente per una lieve contrattura alla schiena, e l’infortunio alla caviglia di Gabe Brown durante la terza frazione, la squadra allenata da Herman Mandole ha mostrato solidità e resistenza contro la profondità e il fisico dei milanesi.

Il match è rimasto equilibrato per buona parte, con Varese che ha saputo sfruttare il suo atletismo, soprattutto grazie alla prestazione brillante di Jaylen Hands, protagonista nel primo quarto sia come realizzatore sia come assistman. Anche Akobundu-Ehiogu ha impressionato con alcune stoppate decisive, dimostrando di poter competere con la fisicità dei lunghi avversari, pur senza la presenza di Josh Nebo.

La migliore notizia della giornata è stato il rientro anticipato di Matteo Librizzi, che ha segnato anche da fuori area dopo l’infortunio alla spalla e l’intervento chirurgico di aprile. Tuttavia, l’EA7 ha preso il controllo nel finale, sfruttando la sua superiorità fisica e l’esperienza per allungare quando Varese ha deciso di dare spazio ai giovani della squadra.